Houston - Toni accesi tra Bernie Sanders e Hillary Clinton durante il dibattito democratico di Flint, in Michigan, teatro di una delle prossime primarie. Nonostante la vittoria di domenica in Maine, il senatore del Vermont, forse sentendo la pressione del forte vantaggio che mantiene la rivale, è apparso particolarmente aggressivo. Lo scontro è stato a tutto campo, dalle armi al salvataggio dell'industria dell'auto, da Wall Street al commercio. La Clinton "ha supportato ogni singolo disastroso accordo commerciale scritto dalle grandi corporation americane", ha attaccato Sanders rinnovando l'invito a rendere pubblici gli interventi super pagati della rivale a Wall Street. "Lui ha votato contro i soldi che sono serviti a salvare l'industria dell'auto e credo che ci sia una bella differenza", e' stata la replica dell'ex Segretario di stato. Solo su un tema si sono trovati in accordo e cioe' la necessita' che il governatore del Michigan, Rick Snyder, si dimetta per lo scandalo delle acque tossiche di Flint.
Nel mirino di Sanders anche i "gloriosi" anni Novanta, quando alla Casa Bianca c'era il marito di Hillary, Bill Clinton. L'ex first lady ha difeso la sua presidenza ma ha ammesso che l'inasprimento delle leggi contro il crimine hanno lasciato in eredita' alcune ingiustizie commesse ai danni degli afro-americani. "Quindi quando si parla degli anni Novanta - ha tenuto a sottolineare il senatore del Vermont - e' vero che sono successe tante cose positive ma anche molte negative". L'argomento Donald Trump non e' mancato. "Penso che l'estremismo, il bullismo e la sbruffoneria di Trump non si addicano al popolo americano", ha tuonato la Clinton mentre Sanders ha scherzato sul fatto che il miliardario repubblicano lo abbia definito un comunista. "E' una delle cose piu' gentili che abbia detto su di me - ha osservato - mi piacerebbe correre contro Trump perche' in ogni sondaggio Sanders contro Trump funziona meglio di Clinton contro Trump". (AGI)