Uruguay: Vazquez presidente, contrario a fumo e marijuana
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Uruguay: Vazquez presidente, contrario a fumo e marijuana

Uruguay: Vazquez presidente, contrario a fumo e marijuana

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(AGI) - Montevideo, 1 dic. - Tabare' Vazquez torna presidentedell'Uruguay, dopo il primo mandato tra il 2005 e il 2010. Conil 53,6% dei voti, il 74enne oncologo progressista e' statoeletto al ballottaggio come successore di Jose' Mujica, il"presidente povero" che ha stupito il mondo con le sue riformedi sinistra e il suo pauperismo. Vazquez, che ha battuto ilcandidato di centro-destra del Partito nazionale, Luis LacallePou, fermatosi al 41,1%, guidera' il terzo governo consecutivodi sinistra e dovra' affrontare le sfide economiche del Paesesudamericano di tre milioni di abitanti. A Vazquez tocchera' anche applicare la legge per lalegalizzazione la marijuana, che ha messo l'Uruguayall'avanguardia sulle politiche contro il narcotraffico,fortemente voluta da Mujica e su cui lui, antitabagistaconvinto, ha espresso qualche dubbio. Si tratta di un paradossoper questo medico che non aveva abbandonato la sua professionenemmeno durante il primo mandato nel quale varo' durissimemisure anti-fumo, al punto che la Philip Morris lo hatrascinato in un procedimento internazionale. Vazquez si e' imposto senza sorprese nel ballottaggiocontro il conservatore Lacalle Pou, 41 anni, figlio di un expresidente. Nel 2006, Vazquez trasformo' il Paese di 3,3 milioni diabitanti nel primo dell'America Latina a proibire il tabacconei luoghi chiusi, un passo che ha portato lo Stato ascontrarsi con la multinazionale Philip Morris in uncontenzioso internazionale. La multinazionale si e' rivolta nel2010 al Centro per la soluzione delle controversie relativeagli investimenti, sostenendo che l'Uruguay aveva violato unaccordo di protezione degli investimenti firmato con laSvizzera, dove Pmi ha la sua sede: la Philipp Morris contestaper esempio che sul pacchetto delle sigarette sia aumentatofino all'80 per cento lo spazio destinato ad avvertire deipotenziali danni da fumo. Adesso Tazquez si trovera' a fronteggiare un aspetto peralcuni contraddittorio, ovvero che lo stesso Paese che consentedi fumare solo nelle strade abbia regolato il mercato dellamarijuana. Le autorita' assicurano che la vendita di cannabisnon e' una liberalizzazione, ma un mercato con limiti econtrollato dallo Stato. Pero' di fatto l'eredita' e' una dellesfide che Vazquez ricevera' dalle mani di Mujica, perche'probabilmente lui non avrebbe mai varato un progetto dellecaratteristiche di quello attuale. Una sfida che attende nonsolo Vazquez e il suo governo, ma anche il Frente Ampio, lacoalizione di sinistra, che lo ha portato alla vittoria:innanzitutto perche' il livello di rifiuto popolare alla leggerimane inalterato (due terzi della popolazione e' contraria),ma anche per la complessita' della sua applicazione. La legge,inedita al mondo, regola tutto il mercato della cannabis, dallasua produzione fino alla commercializzazione. E la suaapplicazione avanza con i piedi di piombo. A meta' anno e'stato aperto il registro per gli autocoltivatori, il mesescorso quello dei club di coltivazione e ancora deve essererealizzata la parte piu' complessa e piu' attesa per valutareuna legge che lo stesso Mujica considera "un esperimento": lavendita di cannabis nelle farmacie, con un tetto di 40 grammimensili per utente. Un passo che e' visto con freddezza dallostesso Vazquez che, nonostante la sponsorizzazione di Mujica,ha sempre raccomandato di non consumare marjuana. Inun'intervista ad ottobre al settimanale Busqueda, Vazquez hasostenuto che e' "incredibile" che le farmacie possano venderecannabis, ma ha aggiunto che cosi' sara' "se la legge loautorizza"; e ha avvertito tuttavia che occorrera' fare "unavalutazione stringente e molto da vicino sull'impatto chequesta legge avra' sulla societa'". Nel governo si attendono che la marijuana arrivi nellefarmacie prima del primo marzo, data del cambio di governo. Ede' possibile che il nuovo governo, dicono fonti nell'esecutivo,voglia cambiare l'impronta della legge. "Ma per ora la leggec'e' e non sara' facile cancellarla", ha detto la fonte. (AGI) .
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