Unione o Braveheart, Scozia al bivio: domani il referendum
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Unione o Braveheart, Scozia al bivio: domani il referendum

Unione o Braveheart, Scozia al bivio: domani il referendum

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(AGI) - Roma, 17 set. - Una Scozia al bivio, in cui sono ancoratanti gli indecisi, votera' domani il referendum per deciderese rompere tre secoli di unione con la Gran Bretagna. I duefronti si sono mobilitati in una caccia all'ultimo voto, con isondaggi che danno lievemente avanti i 'no'. A Glasgow, lamaggiore citta' scozzese con quasi 600mila abitanti, un temporoccaforte del laburismo. Gli unionisti invece insistono chel'indipendenza portera' solo maggiore "incertezza". Tre nuovi sondaggi sulle intenzioni di voto hanno indicatoche il no sarebbe avanti al 52% e il si' al 48%, con ancorapero' tanti indecisi. Nel frattempo la polizia scozzese haescluso che il referendum possa essere accompagnato dadisordini, uno spettro evocato anche dal leader euroscetticoNigel Farage. Il premier, David Cameron, ha ribadito che non sidimettera' se vincono i si': visitando una fabbrica a Fleet,nel sud dell'Inghilterra, ha ricordato Cameron che "sullascheda non c'e' il suo nome" e che il suo futuro dipende dalleelezioni politiche del 2015. Cameron ha ammesso comunque disentirsi "nervoso" in vista di una consultazione che lui stessoha avallato con l'accordo con Alex Salmond del 2012. La reginaElisabetta ha rinviato a venerdi' il grande ballo annuale nellaresidenza scozzese di Balmoral per permettere al suo stafflocale di recarsi alle urne. Il First minister Salmond, leader del fronte del si', havoluto rassicurare che in caso di vittoria puntera' a "unaccordo di buon senso" con Londra perche' la Scozia possamantenere la sterlina in raccordo con la Banca d'Inghilterra. Intanto, mentre si conferma il forfait dell'indipendentistaSean Connery rimasto alle Bahamas per motivi fiscali che nelimitano i soggiorni in Gran Bretagna, e' sceso in campo BillClinton per sostenere una vittoria del no che invierebbe "unpotente messaggio" di unita' a "un mondo lacerato dai conflittidi identita'", ovvero che "e' possibile rispettare ledifferenze, pur vivendo e lavorando insieme". Con un chiaro riferimento al fronte interno e alle spinteindipendentiste interne, il premier spagnolo, Mariano Rajoy, haavvertito che l'Unione europea offrira' "ben pocheagevolazioni" a quei territori che si separano dagli Statinazionali e che poi vorranno far parte dell'Ue. Rajoy haricordato che i processi di secessione sono "un siluro" che"mina" lo spirito dell'Ue, centrato sull'integrazione. .
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