Ue, da ottobre blitz navali contro scafisti. Intesa su 160. 000 migranti
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Ue, da ottobre blitz navali contro scafisti. Intesa su 160. 000 migranti

Ue, da ottobre blitz navali contro scafisti. Intesa su 160. 000 migranti

Ue, da ottobre blitz navali contro scafisti. Intesa su 160. 000 migranti
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(AGI) - Roma, 14 set. - L'Unione Europea ha autorizzato l'usodella forza militare nelle missioni contro gli scafisti nelMediterraneo: il via libera dovrebbe scattare a inizio ottobree permettera' alle navi della forza Ue di fermare, perquisire edirottare le imbarcazioni sospettate di trasportare migranti. I ministri dell'Interno dell'Ue hanno anche raggiuntol'accordo politico per distribuire 160mila rifugiati in dueanni (cifra che comprende le due misure proposte da Bruxellesda maggio ad oggi per distribuire 40mila e 120mila persone). Ilministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maiziere, ha precisatoche la ripartizione per Paesi del totale di 120mila persone siconcretizzera' nel Consiglio del prossimo 8 ottobre. Gia' oggii Ventotto hanno dato il via libera al primo piano diredistribuzione dei profughi, 40mila richiedenti asiloapprodati in Italia e Grecia che andranno negli altri Paesidell'Unione. Il programma approvato riguardera' le persone conchiara necessiota' di protezione internazionale che sianoarrivati o arriveranno in Grecia e Italia tra il 15 agosto 2015e il 16 settembre 2017. Quelli provenienti dall'Italia saranno24mila, 16mila quelli dalla Grecia. I Paesi che partecipano almeccanismo riceveranno 6mila euro per ciascuna personericollocate. Sommando il primo e il secondo piano, ha osservato ilministro dell'Interno, Angelino Alfano, "noi contiamo di poterfar andare via dall'Italia 40 mila migranti: piu' di quantoqualsiasi altro governo abbia ottenuto per l'italia". Si e'raggiunto anche l'accordo sugli hotspost, i centri diidentificazione e registrazione. All'Italia si chiede direalizzare sei centri di registrazione, il primo dei quali adessere operativo dovrebbe essere a Lampedusa. Alfano assicura che l'Italia fara' la sua parte, ma chiedesia l'Ue a farsi carico di "svuotare" gli hotspot. "Ilrimpatrio non e' una responsabilita' solo nazionale, ma ancheeuropea", e chiede dunque all'Ue di "farsene carico non solo daun punto di vista economico" ma anche politico. "E' l'Europache deve firmare gli accordi di rimpatrio con i paesiafricani", dice Alfano. Tanto la Danimarca come la Gran Bretagna godono di unaclausola di opt-out; e oggi il ministro dell'Internobritannico, Theresa May, ha ripetuto che il suo Paese nonpartecipera' al sistema. L'Irlanda, che gode del diritto di nonpartecipazione riconosciuto dai trattati comunitari, si e'detta disposta a unirsi alla ripatizione, ma non piu' di 4milapersone. Di fronte all'afflusso massiccio di migranti, simoltiplicano i Paesi che ripristinano controlli temporanei allefrontiere usando la deroga prevista dagli accordi di Schengen:dopo l'annuncio della Germania, e' stata la volta di Austria eSlovacchia che hanno deciso di tornare a richiedere i documentiai valichi di confine. L'Olanda aumentera' i controlli acampione, la Polonia ha preannunciato che li fara' e la Franciaha preannunciato che e' pronta, se necessario, a ripristinare icontrolli con l'Italia. "I controlli temporanei -ha chiaritoSteffen Seibert, portavoce di Angela Merkel- non sono la stessacosa di una chiusura delle frontiere. I rifugiati continuerannoa venire in Germania e speriamo che cio' avvenga nel solco diun processo ordinato". Intanto, mentre l'agenzia Onu per i rifugiati ha avvertitoche la confusione sulle politiche alle frontiere di ciascunPaese potrebbe portare migliaia di rifugiati in un "limbolegale", papa Francesco ha denunciato che la crisi e' solo ilsegnale di un sistema socioeconomico distorto. Per Bergoglio,il fenomeno migratorio "e' la punta di un iceberg" in un mondodove il 17% della popolazione mondiale ha l'80% dellaricchezza". "Vediamo questi rifugiati, questa povera gente infuga dalla guerra, in fuga dalla fame. E sotto sotto - denunciail Pontefice - la causa e' un sistema socio-economico cattivo,ingiusto". (AGI).
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