(AGI) - Mosca, 4 lug. - La crisi ucraina non fermera' inegoziati dei 5+1 (Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna,Russia e Usa) volti a trovare una soluzione al problema delnucleare di Teheran. Lo ha garantito il vice ministro degliEsteri russo, Serghei Riabkov, secondo il quale "non vi e'ragione di temere che la situazione relativa all'Ucraina agiscacome una 'bomba' nei colloqui sul programma nucleare iraniano onon permetta che si rivelino produttivi". "Ci sembra che sia inostri colleghi dagli Usa, sia quelli dei paesi Ue coinvolti inquesto processo condividano la convinzione comune di Russia eCina per cui tale accordo sara' di beneficio a tutte le parti",ha dichiarato Riabkov in un'intervista a Kommersant.
Mosca critica gli Usa, sanzioni per Ucraina sono una nuova forma di attacco
Secondo ilviceministro russo, ancora esiste la possibilita' di chiudereun accordo finale prima del 20 luglio. E' questa la data discadenza fissata per il sesto round di colloqui sul programmanucleare iraniano, apertosi ieri a Vienna. Obiettivo finale deinegoziati e' quello di raggiungere un accordo definitivo eglobale sul dossier nucleare iraniano, sulla base dell'intesatemporanea (valida sei mesi ma prorogabile per altri sei)firmata il 20 novembre scorso ed entrata in vigore il 20gennaio. .