(AGI) - Dubai, 24 set. - Assume dimensioni catastrofiche latragedia della Mecca, in Arabia Saudita, dove e' salito a 717il numero dei pellegrini morti schiacciati nella ressa mentresi dirigevano nella Valle di Mina per partecipare allasimbolica cerimonia della lapidazione di Satana. I feriti sonoalmeno 805, ha riferito la protezione civile saudita.
L'incidente e' avvenuto nella valle di Mina, a una decina dichilometri dalla Mecca, mentre i fedeli si riversavano daicampi dove dormono al luogo dove compiono il rito dellalapidazione dei tre pilastri che rappresentano le tentazionidel diavolo. La calca si e' formata intorno alle 7 all'incrociotra le strade 204 e 223. La 204 e' una delle principali arterieche portano dai campi di Mina a Jamarat, il luogo dove ipellegrini lapidano il diavolo: la ressa si e' scatenata quandocentinaia persone che si allontanavano si sono scontrate conl'enorme flusso di pellegrini che vi volevano accedere.
Per laMecca e' una strage persino piu' grave di quella del 2006,costata la vita a 364 fedeli, folla oceanica che ogni anno siriversa alla Mecca per compiere l'haji, il pellegrinaggio cheogni musulmano in buona salute deve compiere almeno un voltanella vita. L'incidente segue di pochi giorni quella avvenutol'11 settembre, quando una gru era precipitata sulla GrandeMoschea della Mecca durante i lavori di ristrutturazione,causando 107 morti e 238 feriti. Imponenti i soccorsi, conoltre 4mila persone impiegate e almeno 220 ambulanze sul posto.
Quest'anno alla Mecca si calcola che ci siano quasi due milionidi persone (3 milioni secondo Riad), quasi un milione e mezzostranieri, per cui tra le centinaia di vittime e' probabile chemolti siano stranieri. Il pellegrinaggio, il piu' grande radunoannuale nel mondo, e' spesso teatro di resse mortali, causateda disordini o anche incendi. Il governo di Riad, custode deiluoghi santi, ha speso miliardi per mettere al sicuro ilpercorso, anche con tecnologia molto sofisticata: i fedeliaccedono al luogo attraverso tunnel e via elevate e il governonon solo ha ampliato i tre pilastri, ha anche costruito unponte a tre piani per incrementare la superficie di spazio adisposizione dei pellegrini e aumentare il numero di entrate euscite al luogo del rituale.
Non solo piu': sul posto, operanooltre 100mila agenti che, con l'ausilio di migliaia ditelecamere, dovrebbero consentire ai fedeli di disperdersiprima che la folla raggiunga livelli di densita' al limite. Glialtoparlanti inoltre incitano di continuo a non accalcarsi. Mal'Iran, l'altra grane potenza regionale, ha subito puntato ildito su presunte falle nella sicurezza: il responsabiledell'organizzazione iraniana dell'haji, Said Ohadi, ha riferitoche per "ragioni sconosciute" e' stata chiusa una strada vicinoal luogo della cerimonia, dove poi e' avvenuta la calcamortale. (AGI)