Torture Cia, gli Usa nella bufera
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Torture Cia, gli Usa nella bufera

Torture Cia, gli Usa nella bufera

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(AGI) - Roma, 10 dic. - Brutali, di gran lunga peggiori diquanto finora ammesso dalla Cia e persino inefficaci:all'indomani del rapporto del Senato americano che stronca i duri metodi di interrogatorio dei sospettati dopo l'11settembre, gli Stati Uniti si fanno un esame di coscienza. Leaccuse non sono nuove, ma il rapporto del Congresso per laprima volta ammette in modo ufficiale inganni e brutalita' daparte della Cia, che lo stesso Barack Obama ha definito"incompatibili" con i valori americani. Se qualcuno comincia a chiedere di processare gli agentiimplicati, in Polonia la procura incaricata di indagaresull'esistenza di prigioni segrete della Cia nel Paese ha fattosapere che chiedera' al Senato americano il rapporto presentatomartedi' sulle torture ai sospettati di Al Qaeda. La Polonia,condannata dalla Corte europea dei Diritti dell'Uomo aindennizzare due sospettati di terrorismo confinati in uno diquesti centri di detenzione, gia' indaga su queste accuse.Varie organizzazioni a difesa dei diritti umani, pero', hannoaccusato le autorita' di voler mettere la sordina al processo. Intanto, il presidente polacco nel periodo in cui la Cia siservi' dei centri di detenzione segreti nel Paese, ilsocialista Aleksander Kwasniewski, ha ammesso che il governo siaccordo' con quello americano per collaborare in materia diintelligence ("anche se mai si fece riferimento alle torture"),il che permise che i servizi segreti americani utilizzassero leinstallazioni polacche di Kiejkut, vicino a Szczytno. "Maifummo informati dei dettagli di questo uso", ha aggiuntoKwasniewski, chiedendo di capire se le torture furonorealizzate per il piacere dei torturatori o per ottenereinformazioni che consentissero di salvare altre vite umane. Su pressione di Varsavia, nel 2003, i brutali interrogatoridi sospettati di terrorismo in territorio polacco cessarono. Di fronte alla bufera, i governi di Cina e Corea del nord,regimi entrambi continuamente messi sotto accusa dalle Ong perle violazioni dei diritti umani, non si sono lasciati sfuggirel'occasione di spingere ancor piu' nell'angolo la potenzarivale. "Corregga il tiro", ha esortato Pechino. Pyongyang hainvece chiesto al Consiglio di sicurezza dell'Onu, che deveesaminare nei prossimi giorni la situazione dei diritti umaniin Corea del nord, di condannare gli Usa. Intanto l'avvocato di Khalid Sheikh Mohammed, la mentedegli attentati dell'11 settembre, ha chiesto che gli vengarisparmiata la pena di morte: "Un'esecuzione vera e propria diMohammed, dopo 183 finte esecuzioni, sarebbe una punizionecrudele e inusitata", ha detto il suo avvocato, DavidNevin.(AGI).
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