Sydney choc, ostaggi in un bar E' un "Rifugiato iraniano"
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Sydney choc, ostaggi in un bar E' un "Rifugiato iraniano"

Sydney choc, ostaggi in un bar
E' un "Rifugiato iraniano"

Sydney choc, ostaggi in un bar E' un "Rifugiato iraniano"
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(AGI) - Roma, 15 dic. - Ore drammatiche per Sydney dove un uomoarmato ha preso decine di ostaggi in una caffetteria,collocando una bandiera con una scritta in arabo all'interno.Dopo oltre 12 ore d'assedio al Lindt Chocolat Cafe, quandoormai nella citta' australiana e' sera, la polizia stacontinuando a negoziare con il sequestratore nella speranza dievitare spargimenti di sangue. Finora nessuno e' rimasto feritoma tutta la zona finanziaria e' stata isolata e blindata. Secondo l'emittente televisiva locale "9 News" l'uomo chetiene in ostaggio numerosi ostaggi e' un religioso radicaleiraniano. Man Haron Monis, 49 anni, arrivo' in Australia nel1996, dove cambio' il suo nome e adotto' il titolo di sceicco.Lo riferisce l'emittente televisiva locale "9 News". MonisGuadagno' l'attenzione della stampa per una campagna di odiocontro i soldati sutraliani in Afghanistan. Invio' decine dilettere offensive ai familiari dei militari uccisi. Per questonel settembre del 2013 fu condannato a 300 ore di servizisociali. L'uomo era conosciuto anche come un 'santone', per giuntaaccusato di aver abusato di alcune donne durante la suaattivita' curatrice. La polizia e' riuscita a entrare in contatto con lui e stacercando una soluzione pacifica alla crisi. Le sue richiestenon vengono rivelate per motivi di sicurezza. "Al caso lavoranoi migliori negoziatori al mondo", ha assicurato il commissarioAndrew Scipione. L'uomo ha fatto irruzione nel locale intorno dalle 09:45ora locale: sei ore dopo, cinque persone -tre uomini e duedonne- sono riusciti a fuggire, in due diversi momenti. Ma daallora la situazione e' in stallo. La cioccolateria si trovanel quartiere finanziario di Martin Place, nel cuore dellametropoli, non lontano dal Parlamento del Nuovo Galles del Sud. Sorvolata dagli elicotteri, con cecchini appostati, lacaffetteria e' circondata da decine di agenti in tenutaantisommossa e teste di cuoio. Molti edifici circostanti, tra iquali il consolato americano, sono stati evacuati. Lo spazioaereo sopra Sydney e' rimasto aperto, ma alcuni voli vengonodirottati. Nel timore di una minaccia, in tutto il Paese sonostate chiuse tutte le scuole e le istituzioni ebraiche. Leautorita' australiane sostengono che le motivazioni dell'uomonon sono chiare, ma la bandiera nera collocata a una finestrae' utilizzata abitualmente dai gruppi jihadisti e, seppurparzialmente leggibile, reca scritto in arabo la 'shahada', laprofessione di fede musulmana: "Non c'e' altro Dio al di fuoridi Allah, Maometto e' il suo profeta". L'Australia e' uno dei maggiori alleati degli Usa nellalotta contro lo Stato Islamico in Siria e in Iraq e da diversesettimane le autorita' avevano innalzato il livello di allerta."E' un episodio molto inquietante", ha detto il premier TonyAbbott, confermando le "motivazioni politiche" dell'assalto, masenza qualificarlo ancora terroristico. Anche il presidenteamericano, Barack Obama, segue da vicino la crisi. Intanto, un gruppo di oltre 40 gruppi musulmani australianiha condannato congiuntamente la presa di ostaggi e hasottolineato che la scritta "non rappresenta una posizionepolitica, ma riafferma la testimonianza di una fede di cui sisono appropriati indebitamente individui disorientati che nonrappresentano null'altro che loro stessi". .
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