Sydney: 16 ore di terrore. Blitz nella cioccolateria, 3 morti
(AGI) - Washington - Tragico epilogo del sequestro didecine di persone in una caffetteria di Sydney durata 16 ore. Secondo

(AGI) - Washington, 16 dic. - Tragico epilogo del sequestro didecine di persone in una caffetteria di Sydney durata 16 ore. Tre morti (tra cui anche il sequestratore) e due feriti gravi tra cui un poliziotto il bilancio del blitz della polizia australiana. La polizia aveva fatto subito irruzione nella cioccolateria in cui un uomoarmato aveva preso in ostaggio una ventina di persone.Dopo oltre 12 ore d'assedio al Lindt Chocolat Cafe la polizia ha interrotto il negoziato con il sequestratore e ha dato il via all'operazione. Almeno sette gli ostaggi fuggiti dal locale nel quale si sono sentiti colpi di arma da fuoco.
Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha detto che non risultano italianio tra gli ostaggi. Secondo l'emittente televisiva locale "9 News" il sequestratore e' un religioso radicaleiraniano. Man Haron Monis, 49 anni, arrivato in Australia nel1996, ha cambiato il suo nome e adottato il titolo di sceicco per poi guadagnare l'attenzione della stampa per una campagna di odiocontro i soldati australiani in Afghanistan. Per aver mandato decine dilettere offensive ai familiari dei militari uccisi, nel settembre del 2013 fu condannato a 300 ore di servizisociali.
Il blitz della polizia, guarda il video
E' conosciuto anche come un 'santone' ed e' accusato di aver abusato di alcune donne durante la suaattivita' di 'guaritore'. La polizia, entrata in contatto con lui, cerca una soluzione pacifica alla crisi. "Al caso lavoranoi migliori negoziatori al mondo", ha assicurato il commissarioAndrew Scipione. L'uomo ha fatto irruzione nel locale intorno dalle 09:45ora locale: sei ore dopo, cinque persone -tre uomini e duedonne- sono riusciti a fuggire, in due diversi momenti. Ma daallora la situazione e' in stallo. La cioccolateria si trovanel quartiere finanziario di Martin Place, nel cuore dellametropoli, non lontano dal Parlamento del Nuovo Galles del Sud.
Molti edifici circostanti, tra iquali il consolato americano, sono stati evacuati. Lo spazioaereo sopra Sydney e' rimasto aperto, ma alcuni voli vengonodeviati. Nel timore di una minaccia, in tutto il Paese sonostate chiuse tutte le scuole e le istituzioni ebraiche. Leautorita' australiane sostengono che le motivazioni dell'uomonon sono chiare, ma la bandiera nera collocata a una finestrae' utilizzata abitualmente dai gruppi jihadisti e, seppurparzialmente leggibile, reca scritto in arabo la 'shahada', laprofessione di fede musulmana: "Non c'e' altro Dio al di fuoridi Allah, Maometto e' il suo profeta".
L'Australia e' uno dei maggiori alleati degli Usa nellalotta contro lo Stato Islamico in Siria e in Iraq e da diversesettimane le autorita' avevano innalzato il livello di allerta. "E' un episodio molto inquietante", ha detto il premier TonyAbbott, confermando le "motivazioni politiche" dell'assalto, masenza qualificarlo ancora terroristico. Anche il presidenteamericano, Barack Obama, segue da vicino la crisi. Intanto, un gruppo di oltre 40 gruppi musulmani australianiha condannato congiuntamente la presa di ostaggi e hasottolineato che la scritta "non rappresenta una posizionepolitica, ma riafferma la testimonianza di una fede di cui sisono appropriati indebitamente individui disorientati che nonrappresentano null'altro che loro stessi".