Si chiude una breve ma intensa campagna elettorale in Spagna, in vista delle elezioni generali di domenica, le quarte in quattro anni, con il premier socialista, Pedro Sanchez, che lancia l'allarme contro l'estrema destra di Vox che punta a raddoppiare i suoi seggi in Parlamento.
Nel frattempo la Catalogna torna in piazza, il giorno del silenzio, per protestare e nel tentativo di bloccare i seggi. Per risposta, Madrid ha messo in campo "il più grande dispositivo di sicurezza mai attuato per il voto in Catalogna" con un'unità di intervento allertate da diverse città della Spagna.
Il Paese intrappolato in un lungo periodo di stallo politico a seguito di un'inconcludente elezione di aprile, che Sanchez ha vinto ma senza una maggioranza che gli avesse permesso di formare un governo, con il voto di domenica cerca di tracciare di porre fine al caos e ritrovare l'ambita stabilità.
Fino all'ultimo, Sanchez ha sollevato l'allarme per le politiche "aggressive di ultra-destra" di Vox, avvertendo che il partito avrebbe trascinato il Paese nei giorni bui della dittatura di Franco. "Chiedo ai cittadini di andare a votare perché dobbiamo affrontare alcune gravi minacce, dobbiamo affrontare lo spirito del franchismo", ha detto alla radio Cadena Ser venerdì e ripetuto in un'intervista a El Pais.
L'ascesa di Vox ha spinto ulteriormente verso destra anche gli i partiti conservatori: giovedì il Partito popolare e Ciudadanos ha sostenuto una controversa mozione di Vox per vietare tutti i partiti indipendentisti nel Parlamento regionale di Madrid. Sebbene sia una risoluzione non vincolante, è stata approvata dall'assemblea in una mossa denunciata da Sanchez come una "deriva molto pericolosa". Il governo sta valutando di contestare la risoluzione in tribunale, ha aggiunto.
Per i sondaggisti le urne di domenica consegneranno un risultato simile a quello visto ad aprile, con i socialisti di Sanchez vincitori, ma lontani dalla maggioranza assoluta. I sondaggi prevedono pero' un'impennata di Vox, alimentata da settimane di proteste separatiste catalane, alcune delle quali violente.
Il partito di estrema destra ha fatto il suo debutto in Parlamento a maggio dopo aver ottenuto 24 dei 350 seggi dell'assemblea, nella prima rappresentazione significativa di una fazione di estrema destra dal ritorno della Spagna alla democrazia dopo la morte nel 1975 del dittatore Francisco Franco. Questa volta potrebbe raddoppiare quel numero.