Siria: nuovo sfregio a Palmira dopo raid russi, "ritorsione Isis"
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Siria: nuovo sfregio a Palmira dopo raid russi, "ritorsione Isis"

Siria: nuovo sfregio a Palmira dopo raid russi, "ritorsione Isis"

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(AGI) - Beirut, 5 ott. - L'Isis sfregia ancora una volta ilpatrimonio archeologico di Palmira. Stavolta i milizianijihadisti hanno distrutto la sommita' centrale e quella dei duearchi laterali del celebre Arco di Trionfo romano, opera dioltre 2mila anni fa. I terroristi, ha denunciato il direttoredelle Antichita' siriane, lo avevano minato diverse settimanefa e domenica - dopo l'avvio dei nuovi raid da parte dellaRussia - hanno deciso di farlo saltare in aria. "Ogni voltache l'Isis e' stato attaccato, ha agito cosi'", ha spiegatoMaamun Abdulkarim, secondo cui lo sfregio del patrimonioarcheololgico fa parte della 'guerra di propaganda' del"califfato" ma e' anche una ritorsione ai recentibombardamenti. Secondo l'esperto, se l'Isis non sara' fermato,la 'Perla del Deserto' potrebbe essere ridotta in polvere entro3-4 mesi. L'Unesco ha condannato fermamente la distruzione dell'Arcodi Trionfo, affermando che "gli estremisti sono terrorizzatidalla storia e dalla cultura". "Faremo ogni sforzo perche' gliautori della distruzione siano processati e puniti", hagarantito la direttrice Irina Bokova. L'Isis ha conquistatoPalmira a maggio e ad agosto e' iniziata l'opera di distruzioneiconoclasta: dopo aver decapitato il 19 l'antico custode dellacitta' della regina Zenobia, l'82enne archeologo Khaled Assad,i miliziani in rapida successione hanno prima fatto saltare inaria il tempio di Ball Amish, poi il 30 il monumento icona diPalmira, il tempio di Bell, infine il 5 settembre e' toccatoalle tombe a torre di epoca romana. Secondo gli esperti, la distruzione di artefatti storicirientra in una precisa strategia propagandistica. "E' un modo abasso rischio e a buon mercato per massimizzare la loro infamiaa livello internazionale", spiega Charlie Winter, analistadella fondazione londinese Quilliam, secondo cui l'ultimosfregio potrebbe essere un tentativo di riattirare l'attenzionedopo gli attacchi russi. Gli addetti al settore segnalano,inoltre, che i miliziani hanno spesso rastrellato finanziamentivendendo al mercato nero preziosi artefatti. Per questo l'universita' di Oxford ha lanciato - ma perPalmira e' stato troppo tradi - un piano di mappaturafotografica 3d con droni dotati di telecamere ad altarisoluzione e Gps per immortalare ogni singolo pezzo.L'obiettivo e' duplice: se possibile ricostruire nel futuro itempli distrutti il piu' fedelmente possibile; costituire unimmenso database aperto e consultabili a tutti, Interpol forzedell'ordine, storici e mercanti d'arte, per rendere invendibilie quindi privi di valore economico i singoli reperti trafugatiprima della distruzione. .
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