Siria, monito del Papa "chi lancia bombe risponderà a Dio" - Infografica

L'appello di Bergoglio, "imperativo proteggere civili ad Aleppo". Usa, stop a collaborazione con Russia se non ferma i raid - Ban Ki-moon, attacchi a ospedali crimini di guerra

Siria, monito del Papa "chi lancia bombe risponderà a Dio" - Infografica
Papa Francesco (Afp) 

CdV - "Faccio appello alla coscienza dei responsabili dei bombardamenti: dovranno dare conto davanti a Dio". Con queste parole, aggiunte a braccio, Papa Francesco ha concluso il suo appello per "la citta' martoriata" di Aleppo. "Unito nella sofferenza, attraverso la preghiera e la vicinanza spirituale" agli abitanti di Aleppo, "dove muoiono anche i bambini e i malati negli ospedali", Bergoglio ha rinnovato oggi "a tutti l'appello ad impegnarsi con tutte le forze nella protezione dei civili, quale obbligo imperativo ed urgente". Davanti alle "notizie drammatiche sulla sorte delle popolazioni di Aleppo", il Papa ha espresso ancora una volta "profondo dolore e viva preoccupazione per quanto accade in questa gia' martoriata citta'".




Secondo l'Ong Syrian American Medical Society (SAMS), i due piu' grandi ospedali di Aleppo nelle zone controllati dai ribelli sono stati bombardati e sono al momento inutilizzabili. Il bombardamento e' avvenuto alle 4 del mattino sulle strutture mediche M2 e M10.

Ban Ki-moon, attacchi a ospedali "crimini di guerra"


Falliti i nuovi tentativi di rilanciare un nuovo cessate-il-fuoco dopo quello raggiunto ma mai entrato effettivamente in vigore il 9 settembre, sono 96 i bambini morti e 226 quelli rimasti feriti ad Aleppo solo da venerdì scorso. Questa l'ultima conta aggiornata fornita dall'Unicef.

Gli Stati Uniti hanno minacciato di congelare il coordinamento delle operazioni militari con le forze russe fino a quando i jet di Damasco e quelli di Mosca non fermeranno i raid su Aleppo. Lo ha annunciato il segretario di Stato John Kerry. Anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha voluto lanciare un messaggio a Mosca. Se la Russia non fermarà Assad, ha avvertito il titolare della Farnesina parlando a Radio Anch'io, "sara' inevitabile una rottura diplomatica. Tutto questo per assecondare dittatore sulla via del declino?" Gentiloni ha ricordato che il tavolo Usa-Russia e' stato un grande successo di Vladimir Putin". Ma ora che sono ripresi i combattimenti e i massacri, "cosa porta a casa la Russia con questo atteggiamento?". Per il ministro "in questo momento la cosa da fare e' un estremo tentativo di riprendere con i russi quella idea di tregua che era stata negoziata 3 settimane fa". "I russi - ha aggiunto - non hanno mantenuto l'impegno che sembrava possibile a inizio settembre".  (AGI)