Siria: Ban Ki Moon, non esiste soluzione militare. "Europei facciano di piu' per profughi"
(AGI) - Roma, 11 set. - "In Siria non esiste soluzionemilitare. Stanno combattendo da quattro anni e mezzo, sonomorte oltre 250mila persone, ci sono 4 milioni di rifugiati e12 milioni di esseri umani colpiti dagli effetti della guerra.Sollecito una soluzione attraverso il dialogo politico, sullabse del comunicato di Ginevra del giugno 2012 e l'unita' deimembri permaneti del Consiglio di Sicurezza". Lo afferma ilSegretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, in una intervistaalla 'Stampa'. Ban ritiene che l'accordo sul nucleare iraniano sia "unosviluppo positivo. Sono a conoscenza di certe preoccupazioni ecritiche, ma, come segretario generale dell'Onu e sulla bsedella mia personale esperienza di negoziatore con la Corea delNord, posso dire che questo accordo e' molto migliore, benstrutturato e rigoroso. Evitera' che l'Iran costruisca armiatomiche nel lungo termine. Percio' spero che venga ratificatoda tutte le parti, perche' aiutera' la pace e la sicurezza nelMedio Oriente e oltre. L'Onu e' pronta ad aiutare la suaapplicazione, con il monitoraggio e le verifiche dell'Aiea".
"Elogio la leadership e la solidarieta' mostrata dagli europei, ma, nello stesso tempo, vista la gravita' e la scala della crisi, mi aspetto che facciano di piu' per proteggere chi fugge dalla guerra. Bisogna ricordare che nel passato anche i popoli europei sono stati beneficiati dalle migrazioni, alla ricerca di liberta' e opportunita' migliori. Ora che sono diventati l'economia piu' grande e ricca del mondo, speriamo che mostrino la loro solidarieta' globale e una leadership compassionevole. Percio' sollecito i leader europei ad aprire i confini e dare la necessaria assistenza umanitaria per salvare queste vite, mostrando compassione". Lo afferma il Segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, in una intervista alla 'Stampa'.
Ban Ki Moon guarda "con grande eccitazione" alla prossima visita del Papa all'Assemblea generale dell'Onu. "Sono grato al Papa" per la sua enciclica sull'ambiente. Riguardo i negoziati di Parigi, Ban Ki Mon e' preoccupato perche' "procedono troppo lentamente. La nuova agenda per lo sviluppo sostenibile comprende 17 obiettivi molto visionari e trasformativi. Se verranno applicati entro il 2030 potremo sradicare la poverta', realizzare la parita' tra uomini e donne, garantire l'istruzione a tutti i bambini in eta' scolare, proteggere la biodiversita', avere citta' sostenibili, offrire assistenza umanitaria, igiene e sanita' a tutti. Mi aspetto che i Paesi membri li rendano obbligatori, per costruire finalmente un mondo in cui nessuno verra' lasciato indietro". (AGI)