Siria: Ban Ki-moon, soluzione non si trova con le armi
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Siria: Ban Ki-moon, soluzione non si trova con le armi

Siria: Ban Ki-moon, soluzione non si trova con le armi

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(AGI) - Roma, 15 ott. - La soluzione della crisi siriana "nonpuo' essere trovata nelle armi", ma nella politica. Lo hasottolineato il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, inun'intervista al Corriere della Sera. "La situazione e'difficile, certo. Siamo entrati nell'era del pericolo. Eppurequi, all'Onu, tutti i leader si sono impegnati con fiducia aperseguire lo sviluppo sostenibile del pianeta. Poi, certo,c'e' la dura realta' di tutte queste crisi, a cominciare daquella siriana: piu' di 200 mila morti, 4 milioni di personeche si sono rifugiate all'estero e altre 8 milioni in fugaall'interno del Paese per sottrarsi alle violenze", haricordato Ban. "Quattro anni e mezzo di guerra, distruzioniimmani. Eppure, proprio per questo, sono convinto che lasoluzione non possa essere trovata nelle armi. Credo ancora, edobbiamo crederci tutti fermamente, in una soluzione politica". "Conto molto sull'azione del mediatore dell'Onu, Staffan deMistura, impegnato in questi giorni in una spola diplomaticaMosca-Washington. De Mistura ha anche convinto molti dei gruppiin lotta in Siria a partecipare a quattro gruppi di lavoro percercare una soluzione della crisi che non puo' venire dallearmi: e' solo un primo passo, ma e' importante averlo fatto",ha aggiunto Ban. Quanto ai raid russi a sostegno di Bashar Assad, ilsegretario generale dell'Onu ha sottolineato che "coldiffondersi del terrorismo islamico dell'Isis e di Al Nusra, lasituazione si e' fatta piu' complicata" e ha rivolto un appelloaffinche' "queste missioni militari vengano compiute nelrispetto delle leggi umanitarie internazionali, senza causarevittime civili". "L'Italia e' stata fin qui la pietra angolaredei processi di pace delle Nazioni Unite e dell'impegno per idiritti umani. E' anche il Paese occidentale che ha dato ilmaggior contributo alle attivita' di peacekeeping. Avetemandato piu' di 1.100 uomini in Libano e altrove e io contosulla continuazione di questo impegno". Lo ha affermato ilsegretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, in un'intervista alCorriere della Sera. "L'Italia e' stata anche un campione dellosviluppo dei diritti umani e spero che prosegua su questastrada, insieme con le altre nazioni, ora che c'e' daconcretizzare l'Agenda 2030 con gli obiettivi di svilupposostenibile. Un pianeta accogliente, con al centro il futurodegli esseri umani, possiamo farcela". MEDIO ORIENTE"Quello che sta accadendo la' e' gravissimo. Si sta creando unasituazione insostenibile: un'eruzione di violenza che e' causadi grande allarme. Israeliani e palestinesi devono tornare adiscutere senza ulteriori ritardi". Lo ha affermato ilsegretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, in un'intervista alCorriere della Sera, parlando delle violenze in Israele. "Soche e' difficile, che ci sono divergenze di vedutefondamentali. Ma so anche che non ci sono alternative e che nonc'e' niente che non possa essere superato con un dialogoinclusivo", ha aggiunto Ban. "Io ho visto nei giorni scorsi esto continuando a contattare i leader del governo israeliano edi quello palestinese. Ho visto di recente Netanyahu e hoparlato di nuovo con Abbas. Cerco di riportarli al dialogo", hasottolineato il segretario generale dell'Onu.MIGRANTIIl segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha auspicato che"l'Unione europea, e anche l'Italia, mostrino ancora la lorosolidarieta' globale" per affrontare la crisi dei migranti. "Ho molto apprezzato la generosita' e la compassione,l'aiuto a queste persone disperate, offerto dal popolo e dalgoverno italiano", ha affermato Ban, in un'intervista alCorriere della Sera. "Nell'aprile scorso l'ho verificato dipersona, andando nel mar Mediterraneo con il vostro primoministro, Matteo Renzi. So che tutto questo e' stato, per voi,anche una grossa sfida. Certo, accogliere questi migranti ?migliaia, decine di migliaia di esseri umani ? non e' statofacile", ha aggiunto il segretario generale delle NazioniUnite. "Un discorso che vale soprattutto per l'Europa e sonoincoraggiato nel vedere i primi accordi nella Ue sullariallocazione dei rifugiati nei vari Paesi. Dobbiamo affrontarela realta': questo delle migrazioni e' un fenomeno ormaiglobale", ha aggiunto. "Molti rifugiati fuggono da Paesi infiamme, soprattutto la Siria. E la priorita' dell'Onu non puo'che essere quella di salvare vite umane e chiedere supportoumanitario ai Paesi membri", ha sottolineato Ban. (AGI).
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