Simulazione attentato in Gb, ma polizia si scusa per "Allah Akbar"
Non si placano le polemiche nel Regno Unito per la gaffe durante una prova di attacco a Manchester, comunità islamica indignata

Londra - Non si placano le polemiche nel Regno Unito dopo che durante la simulazione di un attentato andata in scena ieri a Manchester i figuranti hanno urlato "Allah Akbar!", mandando su tutte le furie la comunita' islamica e diverse associazioni, che ora accusano le forze dell'ordine di mancanza di tatto e di atteggiamento discriminatorio. Al punto che oggi la stessa polizia della citta' inglese e' arrivata a porgere le sue scuse per l'utilizzo di una frase ricollegata a una ben determinata religione, mentre le regole di convivenza fra comunita' nel Regno Unito imporrebbero un atteggiamento molto piu' 'politicamente corretto'.
La scorsa notte l'attacco simulato nel centro commerciale di Trafford, vicino allo stadio di Manchester, ha appunto visto un finto attentatore sucida urlare la frase ora al centro delle polemiche, per poi far scattare una finta esplosione di fronte a centinaia di volontari figuranti. Obiettivo della messa in scena era chiaramente testare la capacita' e la prontezza della risposta delle squadre di soccorso e delle forze dell'ordine.
Pero', appunto, l'utilizzo di quello che ora viene definito "un approccio stereotipico" e che, come riporta l'Independent, ha portato uno dei dirigenti della polizia di Manchester, Garry Shewan, a chiedere scusa e a dire che la scelta di usare quella frase e' stata "inaccettabile" in quanto "legata strettamente all'Islam". "Riconosciamo l'offesa e ci scusiamo per tutto cio' che questa offesa ha causato", ha detto il rappresentante delle forze dell'ordine. A criticare la frase e' stato soprattutto il gruppo Community Safety Forum, che da tempo si batte contro l'islamofobia. (AGI)