Istanbul - Circa 20 miliziani dell'Isis sono morti in seguito a un raid aereo turco nel nord della Siria, la sera del 10 settembre. A darne l'annuncio il comando generale dell'esercito, con un comunicato emesso nella tarda mattinata di oggi, nel quale si dichiara che i raid fanno parte dell'operazione "Scudo dell'Eufrate", e che gli F16 hanno colpito a sud di Tell al-Hava. Ankara ha lanciato l'operazione "Scudo dell'Eufrate" lo scorso 24 agosto, per permettere ai ribelli dell'Esercito libero siriano di sottrarre all'Isis il controllo della citta' di Jarabulus e dell'omonima regione. Obiettivo dell'operazione e'anche quello di impedire ai curdi siriani del Pyd-Ypg di ricongiungere il territorio sotto il loro controllo, nel nord est della Siria, con l'enclave di Afrin.
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"Un dovere vincolante del governo turco". Queste le parole con cui il presidente Recep Tayyip Erdogan ha definito l'operazione "Scudo dell'Eufrate" nel messaggio per l'inizio dell'Eid al-Adha, la festa del Sacrificio. Secondo Erdogan, "cancellare" l'Isis dal confine e' per la Turchia "un preciso dovere", affinche' siano eliminati gli attacchi che l'Isis ha perpetrato nel Paese, e "Scudo dell'Eufrate" e' solo "il primo passo in questa direzione". "Qualunque organizzazione terroristica che abbia intenzione di minacciare lo stato turco e la sua integrita', sappia che li affronteremo con i nostri 570 mila soldati, 260 mila poliziotti e 79 milioni di cittadini," ha dichiarato Erdogan questo pomeriggio. Secondo il presidente, organizzazioni come il partito curdo dei lavoratori (Pkk), i loro affiliati siriani del Pyd-Ypg, la confraternita di Fetullah Gulen, ritenuta artefice del golpe del 15 luglio, cosi' come l'Isis "non hanno alcuna possibilita' di resistere dinanzi alla saggezza del popolo turco". (AGI)