Rabbia palestinese in Cisgiordania, a fuoco la tomba di Giuseppe
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Rabbia palestinese in Cisgiordania, a fuoco la tomba di Giuseppe

Rabbia palestinese in Cisgiordania, a fuoco la tomba di Giuseppe

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(AGI) - Gerusalemme, 16 ott. - Il Venerdi' della collerapalestinese a Gerusalemme e in Cisgiordania ha scatenato unanuova ondata di violenze. L'attacco piu' grave e' statol'incendio appiccato dai palestinesi alla tomba di Giuseppe, aNablus, mentre la destra religiosa israeliana soffia sul fuocoe chiede di riprendere il controllo del sito religioso.L'attacco al luogo sacro agli ebrei e ai cristiani e' statocondannato dal presidente dell'Anp, Abu Mazen, che ha parlatodi "atto irresponsabile". Il leader palestinese ha "deciso diformare immediatamente una commissione d'inchiesta" e di "farriparare i danni causati da questo gesto deplorevole". La situazione resta tesissima nella regione, dove inconcomitanza con il venerdi' di preghiera, Hamas e JihadIslamica hanno esortato a colpire l'esercito israeliano. Lapolizia, dispiegata in massa, ha vietato l'accesso allaSpianata delle Moschee, epicentro delle recenti tensioni, aimaschi sotto i 40 anni. A Kiryat Arba, insediamento alle portedi Hebron, un soldato di 20 anni e' stato accoltellato da unpalestinese che e' stato poi ucciso dalle forze di sicurezza.L'uomo indossava una pettorina gialla da giornalista. Un altropalestinese e' stato ucciso negli scontri con i militariisraeliani scoppiati al confine nord della Striscia di Gaza.Dall'enclave, il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha esortato a"continuare l'Intifada a Gerusalemme e a intensificare laresistenza", avvertendo che "qualsiasi tentativo di sedarladeve essere impedito". All'alba, un gruppo di palestinesi ha incendiato alcuneparti del complesso della Tomba di Giuseppe a Nablus, inCisgiordania, con bottiglie molotov. Le forze di sicurezzapalestinesi sono intervenute per disperderli, hanno ripreso ilcontrollo del sito e l'incendio e' stato domato. L'attacco ha dato fiato alla destra religiosa che, nelcondannarlo, ha chiesto al governo di riprendere il controllodel sito. "Di nuovo si e' visto che non c'e' alternativa allasovranita' israeliana quando si tratta di proteggere i luoghisanti", ha affermato il leader dello Yesha Council, la lobbydei coloni, Avi Roeh, chiedendo "il ritorno del controlloisraeliano sul sito e l'apertura ai fedeli ebrei su basipermanenti". L'incendio dimostra che "solo Israele e' in gradodi proteggere i luoghi santi di tutte le religioni aGerusalemme", ha commentato il direttore generale del ministerodegli Esteri israeliano, Dore Gold, per il quale questo"dimostra chiaramente cosa succederebbe ai luoghi santi aGerusalemme se finissero nelle mani della leadershippalestinese". Un'affermazione che, con la situazioneincendiaria sulla Spiana delle Moschee, riaccende i sospettipalestinesi che Israele voglia modificare lo status quo deiluoghi santi. (AGI).
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