Putin: "la Crimea e' sacra, le sanzioni uno stimolo"
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Putin: "la Crimea e' sacra, le sanzioni uno stimolo"

Putin: "la Crimea e' sacra, le sanzioni uno stimolo"

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(AGI) - Mosca, 4 dic. - Il "discorso della crisi", cosi' alcuniblogger in Russia hanno definito il messaggio alla nazione,pronunciato oggi da Vladimir Putin al Cremlino davanti alleCamere riunite del parlamento e in cui il presidente russo hausato la tradizionale retorica anti-occidentale pergiustificare la sua politica estera e rassicurare il Paese che,nonostante i "tempi difficili", la Russia rimarra' forte. Lasituazione economica era la tematica su cui c'era piu' attesa,ma Putin ha relegato le promesse di riforme, per contrastarel'effetto delle sanzioni e "accelerare lo sviluppo" interno,solo alla seconda parte del suo intervento, prima di affrontarela politica sociale. Nella sala di San Giorgio, nel Gran Palazzo del Cremlino,il leader russo ha parlato per poco piu' di un'ora davanti aoltre mille persone tra deputai, senatori, governatori e leaderreligiosi. Il tradizionale discorso sullo stato della nazione, e'iniziato subito dalla Crimea e dall'Ucraina: quello chel'Occidente ritiene il motivo dell'attuale crisi con la Russiae delle conseguenti difficolta' economiche che il Paese viveper via delle sanzioni, per Putin e' solo una scusa degli Usa edei loro alleati usato per indebolire la Federazione. "Se tuttoquesto non fosse successo, avrebbero inventato qualche altropretesto per contenere le crescenti possibilita' della Russia"."Ogni volta che qualcuno crede che siamo diventati troppo fortie indipendenti, vengono applicati immediatamente questistrumenti", ha dichiarato, mentre le tv trasmettevano ladiretta del suo intervento. Tra gli applausi della platea, ilpresidente ha ribadito che la Crimea si e' "unita" a Mosca inmodo "legittimo" e che la penisola sul Mar Nero ha un "enormevalore sacro e civile" per la Russia, "come il Monte del Tempioa Gerusalemme per coloro che professano l'ebraismo e l'islam".E questo sara' cosi' "per sempre". Sull'Ucraina (dove e' avvenuto un "colpo di Stato") hacomunque usato toni di apertura, promettendo sostegno alleriforme di Kiev e "rispetto verso il popolo fratello e la suasovranita'". La crisi nella ex repubblica sovietica, che haportato i rapporti con l'Occidente ai minimi storici, facendoparlare di nuova Guerra Fredda, non implichera' unauto-isolamento della Russia: "Sotto nessuna circostanza,ridurremo i nostri legami con l'America e l'Europa, ma allostesso tempo espanderemo le relazioni tradizionali con il suddel continente americano e continueremo la cooperazione conl'Africa e i Paesi del Medio Oriente". Ha escluso che Mosca siaintenzionata a intraprendere "una corsa al riarmo", ma haassicurato senza mezzi termini che "si difendera'". Putin ha poi usato l'occasione per ribadire che lo Scudoanti-missile degli Usa in Europa, rappresenta "una minaccia nonsolo per la Russia, ma per il mondo intero". Non e' mancatol'attacco agli "amici americani" e ai loro alleati, accusati di"cinismo" e di volere "smembrare" la Federazione, in uno"scenario jugoslavo". "Ma non glielo abbiamo permesso", harassicurato il pubblico. Anche se della situazione economicadovrebbe rispondere il premier, da Putin oggi ci si aspettavanosoprattutto spiegazioni e rassicurazioni sull'inarrestabilesvalutazione del rublo, seguita al calo del prezzo del petrolioe a mesi di sanzioni economiche, con il governo che ha per laprima volta parlato di recessione per il prossimo anno e laBanca centrale che ha annunciato interventi "senza limiti" persostenere la valuta nazionale. Putin non ha apertamente ammessol'esistenza di una crisi economica, ha palato di "tempistressanti e difficili" per il Paese, ma ha dichiarato che lesanzioni sono soltanto un "enorme incentivo per accelerare losviluppo" interno. Ha promesso di diminuire il controllostatale sul business, riportare in ordine i bilanci delleaziende pubbliche, proposto una "piena amnistia" per i capitaliche rientrano dall'estero, di mettere fine alla "paginadell'offshore", di "congelare le attuali condizioni fiscali enon cambiarle per quattro anni" e di non pressare i piccoli emedi imprenditori con "controlli, senza fine". Controllarel'inflazione e stimolare la crescita, sono a suo dire, dueobiettivi fondamentali, insieme alla necessita' di ottimizzaregli investimenti usando i "risparmi" della Russia. Su internetin molti hanno commentato, in modo ironico, la parte economicadel discorso, parlando di "nuova NEP", in riferimento allasistema di riforme, in parte orientate al libero mercato,volute da Lenin negli anni '20. Le parole di Putin, pero', nonhanno convinto gli investitori e anche dopo il discorso allanazione, il rublo ha continuato a perdere valore, nonostantel'appello del presidente a governo e Banca centrale per misure"decise e coordinate" a sostengo della moneta russa. Secondogli esperti, l'effetto positivo delle promesse in sensoliberale e' stato annullato dalla retorica aggressiva eanti-occidentale della prima parte del discorso, con cui difatto il presidente ha cercato di distogliere l'attenzionedalle prospettive di crisi economica, puntando di nuovo il ditocontro i nemici esterni della Russia, ma senza affrontarerealmente i problemi interni del Paese. "Il presidente hamandato un messaggio chiaro: la Russia e' forte e siamo ingrado di difendere la sua sovranita' in ogni situazione", hacommentato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, definendola situazione economica della Russia come "in linea con letendenze economiche globali". "Ci si aspettava che ilpresidente producesse un'enorme pillola con cui curare tutti idolori economici, ma queste cose non succedono nella vitareale". (AGI).
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