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La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato la Russia per non "avere messo in atto le indagini appropriate per identificare i mandanti" dell'omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja, avvenuto nel 2006. "Lo Stato russo ha mancato agli obblighi relativi alla effettività e alla durata delle indagini", sostiene la sentenza della Corte, violando così la Convenzione europea dei diritti dell'Uomo. La Corte rileva in particolare che "se le autorità hanno trovato e condannato un gruppo di uomini direttamente coinvolti nell'assassinio della signora Politkovskaja, non hanno attuato adeguate misure investigative per identificare i mandanti dell'omicidio".
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