Pharrell Williams diffida Trump dall’usare le sue canzoni: “Non c’è nulla di Happy nella strage di Pittsburgh“

L’avvocato del cantante americano ha diffuso una lettera in cui accusa il presidente di utilizzare i suoi brani senza permesso. A poche ore dall’attacco alla Sinagoga

Pharrell Williams diffida Trump dall’usare le sue canzoni: “Non c’è nulla di Happy nella strage di Pittsburgh“
 Afp
 Pharrell Williams

Il cantante Pharrell Williams ha accusato Donald Trump di aver usato indiscriminatamente una delle sue canzoni più note, Happy, durante un suo incontro pubblico nell’Indiana. In una lettera spedita dal suo avvocato, Howard King, che circola anche sui social, si legge della rabbia provata dal musicista nel sentir suonare il pezzo appena poche ore dopo la sparatoria all’interno della sinagoga di Pittsburgh che ha causato undici morti e molti feriti: “Nel giorno dell’omicidio di massa di undici esseri umani per mano di uno squilibrato nazionalista hai fatto sentire questa canzone. Non c’era nulla di - felice - in questa tragedia e nessuno ha dato il permesso per un uso di questo tipo“.

Secondo l’avvocato, inoltre, Pharrell non ha mai avallato la scelta del presidente degli Stati Uniti di usare la sua musica per fini politici. Utilizzare pezzi del suo repertorio durante le esibizioni di Trump, senza il suo consenso diretto, “rappresenta una violazione del copyright e con la presente le chiediamo di desistere da qualsiasi utilizzo non autorizzato della musica del Signor Williams in futuro“. Happy, solo su YouTube ha fatto registrare oltre 330 milioni di visualizzazioni.

L’artista di Virginia Beach, che è anche produttore, imprenditore e stilista, si aggiunge alla sempre più corposa lista di chi ha già alzato la voce contro l’uso della musica fatto dal Tycoon durante i suoi discorsi in giro per l’America. Una lista che comprende stelle come Steven Tyler, frontman degli Aerosmith, i REM, Neil Young, i Queen e i detentori dei diritti di Prince, scomparso nel 2016. L’unico che invece continua ad appoggiare la Casa Bianca è Kanye West, o Ye come preferisce farsi chiamare ora. E la domanda allora sembra quasi scontata: non sarebbe più facile utilizzare i suoi brani?



Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it