Petrolio: Salman riforma settore, piu' influenza ai reali
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Petrolio: Salman riforma settore, piu' influenza ai reali

Petrolio: Salman riforma settore, piu' influenza ai reali

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(AGI) - Riad, 3 mar. - Aumentare l'influenza diretta dellafamiglia reale saudita nella politica energetica di Riad.Questo sembra l'obiettivo di una serie di riforme varate pocodopo il suo insediamento da Salman, nuovo monarca saudita, chesembra intenzionato a limitare il potere del ministro delpetrolio, e uomo forte dell'Opec, Ali al-Naimi, in una fasedelicatissima sui mercati internazionali, che hanno visto lequotazioni del greggio crollare in seguito alla decisione diRiad di lasciare la produzione del cartello invariata. Il cambiamento piu' eclatante e' stato la promozione a finegennaio del figlio del re, il principe Abdulaziz bin Salman, datempo membro della delegazione saudita all'Opec, dal ruolo diassistente al ministero a quello di vice ministro del Petrolio. Contemporaneamente il vecchio Consiglio Supremo delPetrolio, l'organismo che decideva la politica petrolifera delregno, e' stato sostituito da una nuova istituzione: ilConsiglio Supremo per lo Sviluppo Economico, alla cui guida e'stato nominato un altro figlio del re, il principe Mohammed binSalman. Secondo molti analisti, la nomina a vice ministro lancia ilprincipe Abdulaziz come favorito alla successione di al-Naimi,che compira' ottant'anni in agosto. Fino ad ora era stato datopressoche' per scontato che alla guida del dicastero sarebbesalito Khalid al-Falih, attuale numero uno di Saudi Aramco, lacompagnia petrolifera saudita. La nomina a ministro delPetrolio di Abdulaziz segnerebbe una svolta storica per ilregno, dal momento che la carica non e' mai stata ricoperta daun membro della famiglia reale. Quali saranno le conseguenze effettive delle riforme e'difficile da prevedere. Il processo decisionale internoall'elite saudita rimane oscuro agli osservatori esterni,sebbene sia scontato che l'ultima parola spetti sempre al re.Va sottolineato pero' che in Arabia Saudita i ministri delPetrolio vantano carriere cosi' lunghe da consentire loro disviluppare comunque un'enorme influenza, in particolare dalpunto di vista delle relazioni internazionali. Basti pensareche dal 1960 Riad ha avuto appena quattro ministri delPetrolio, uno dei quali, Ahmed Zaki Yamani, conservo' lapoltrona dal 1962 al 1986. Difficile, pero', escludere chelasciar maturare al principe Abdulaziz, poco piu' checinquantenne, un'esperienza pluriennale in campo petroliferofacesse parte di una strategia di lungo periodo. (AGI).
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