Perché Msf boccia l'accordo Italia-LIbia e parla di muro virtuale
L'associazione 'Medici senza frontiere' parla di "ipocrisia" e "cinismo di un accordo che intende costruire in mare una barriera che impedisca a chi fugge di raggiungere le frontiere dell’Europa"

“Con la Dichiarazione di Malta sul Mediterraneo Centrale, il Consiglio Europeo conferma di non avere alcuna considerazione delle drammatiche condizioni di pericolo che si vivono all’interno della Libia e, in modo specifico, dello stato disumano in cui versano i centri di detenzione dove vengono trattenute le persone in fuga". Con un duro comunicato pubblicato sulla sua pagina web, l'associazione Medici Senza Frontiere prende posizione sul vertice di Malta che ha affrontato il tema dell'immigrazione. Msf boccia anche l'accordo tra Italia e Libia sigrato a Roma tra il premier Gentiloni e l'omologo libico al-Serraj. "Va nella stessa direzione l’interessato appoggio del Consiglio Europeo al Memorandum d’Intesa siglato il 2 febbraio dal governo italiano con la Libia -si legge nel documento firmato da Tommaso Fabbri, capo missione dell'associazione nel nostro Paese -. Msf denuncia con forza l’ipocrisia e il cinismo di un accordo che, sostenendo le intercettazioni in acque territoriali da parte della guardia costiera libica, intende costruire in mare una barriera che impedisca a chi fugge di raggiungere le frontiere dell’Europa".
Yes, @FedericaMog #TheEuropeanWay is to block people in a country in chaos where they are subject to hideous violence and neglect. Shameful. https://t.co/lfG6d7hoha
— MSF Sea (@MSF_Sea) 4 febbraio 2017
"Per migliaia di esseri umani - continua Msf - il muro virtuale in corso di costruzione nel Mediterraneo Centrale avrà come immediata conseguenza detenzioni arbitrarie, maltrattamenti, stupri, sfruttamento e respingimenti nei paesi di origine. Senza alcun riferimento ad alternative sicure per coloro che non possono più restare in Libia o che sarebbero in pericolo di vita qualora venissero rimandati nei rispettivi paesi di origine”
Medici senza frontiere torna poi ad accusare i leader europei che "ancora una volta hanno discusso unicamente di misure finalizzate al semplice “contenimento dei flussi”. Non si è discusso seriamente di come salvare vite, perché è anzi chiaro come l’Ue sia pronta a sacrificare le vite di migliaia di uomini, donne e bambini per impedire loro di raggiungere le coste europee.
Per approfonidre:
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