Gerusalemme - Si sta trasformando in un'imbarazzante botta e risposta l'incidente accaduto a due soldati israeliani che hanno accusato l'app Waze di averli mandati per errore nel campo palestinese di Qalandiya, in Cisgiordania, dal quale sono stati recuperati dopo ore di violenti scontri a fuoco. Una versione respinta dalla stessa Waze, l'app di navigazione sviluppata da Israele e venduta a Google per oltre un miliardo di dollari nel 2013, secondo cui sono stati i militari a sbagliare la direzione. "Waze ha un'impostazione di default che evita le strade attraverso zone segnalate come pericolose per gli israeliani", ha sottolineato la società, precisando che "in questo caso, l'impostazione era stata disabilitata". Inoltre, ha proseguito, "l'autista ha deviato dalla strada suggerita e come risultato è entrato in una zona proibita", senza contare che sulla strada "ci sono anche segnali rossi che proibiscono (agli israeliani) l'accesso ai territori controllati dai palestinesi". L'arrivo dei soldati israeliani a Qalandiya ha provocato violenti scontri con la popolazione palestinese: contro i due sono stati lanciate bottiglie incendiarie che hanno appiccato il fuoco alla jeep, costringendoli a uscire allo scoperto in attesa di essere recuperati dai compagni. Per portarli al sicuro e' stata ingaggiata una sparatoria, nella quale un palestinese è morto e altri 10 sono rimasti feriti. Tra i feriti, anche 5 militari israeliani, di cui uno è grave. (AGI)