Pentagono, non solo Isis, potremmo combattere contro Cina Russia
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Pentagono, non solo Isis, potremmo combattere contro Cina Russia

Pentagono, non solo Isis, potremmo combattere contro Cina Russia

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(AGI) - Roma, 2 lug. - Cina e Russia minacciano la sicurezzadegli Stati Uniti e c'e' "una bassa ma crescente" probabilita'che Washington possa ritrovarsi a combattere una guerra con unadi queste potenze, con conseguenze "immense". E' l'allarmecontenuto nell'aggiornamento della strategia globale di difesadel Pentagono. La Russia "ha ripetutamente dimostrato che nonrispetta la sovranita' dei suoi vicini (Ucraina) e la suavolonta' di ricorrere all'uso della forza pur di raggiungere isuoi obiettivi", si legge nel "2015 National Military"preparato dal generale Martin Dempsey, il capo di StatoMaggiore delle forze armate Usa. Il documento e' stato accolto con "rammarico" da Mosca:"L'emergere di tale linguaggio nel documento testimonia unatteggiamento di contrapposizione, privo di qualsiasiobiettivita' nei confronti del nostro Paese, anche nel lungotermine", ha lamentato il portavoce del Cremlino, DmitriPeskov. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, harivolto un appello alla cooperazione internazionale, ribadendoche da soli gli Usa non possono risolvere nemmeno uno deiconflitti in corso. Nel testo del Pentagono si ribadisce che "le azionimilitari russe stanno minacciando direttamente o per procura lasicurezza regionale", riferimento alla presenza di truppe russein Ucraina. Grande preoccupazione e' espressa per lo sviluppodelle tecnologie che stanno facendo perdere agli Usa ilvantaggio che avevano sempre avuto nel settore: "Quando siapplicano a sistemi militari, questa diffusione di tecnologiava a sfidare il vantaggio competitivo a lungo detenuto dagliUsa in settori come l'allarme rapido ("early warning"), perl'individuazione di una minaccia (come il lancio di un missilebalistico intercontinentale, ndr) e i bombardamenti diprecisione". Apparentemente indifferente ai negoziati sulprogramma nucleare iraniano, su cui entro il 7 luglio e'prevista un'intesa, il Pentagono continua a inserire l'Iran,accanto a Cina, Russia e Corea del Nord, nella lista di Paesiche pongono "gravi preoccupazioni di sicurezza" all'America eai suoi alleati. "Dalla pubblicazione dell'ultima analisi distrategia militare, 4 anni fa, il disordine globale e'cresciuto mentre alcuni dei nostri vantaggi tecnologici hannoiniziato a ridursi", ha sostenuto Dempsey. Venendo alla Cina, per il Pentagono "le sue attivita'stanno alimentando la tensione nella regione Asia-Pacifico". Ilriferimento e' alla costruzione di isole artificiali subarriere coralline, a migliaia di chilometri dalla costacinese, pur di rivendicare la territorialita' dell'80% del MarCinese Meridionale seguendo la dottrina militare della 'lineadei nove punti', in contrasto con le nazioni vicine, Giappone,Filippine, Vietnam, tra le altre. (AGI).
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