In lizza alle elezioni anticipate britanniche ci sono almeno quattro partiti minori che difficilmente avranno un ruolo determinante in quanto sotto la soglia di sbarramento del 5%, ma i loro deputati potrebbero diventare fondamentali per garantire la maggioranza al futuro governo e influenzare in qualche modo il voto sulla Brexit in Parlamento. Ecco quali:
UNIONISTI IRLANDESI (DUP)
Il partito di destra degli Unionisti irlandesi (Dup), protestanti, è la prima forza politica in Irlanda del Nord, sotto la guida della 49enne Arlene Foster. Nella legislatura uscente gli unionisti irlandesi, rappresentati da 10 eletti alla Camera dei comuni, si sono alleati con i conservatori. Fedeltà al governo di Londra, visione conservatrice - no all'aborto e al matrimonio gay - il Dup è del tutto contrario ad una hard Brexit ed è irremovibile sul fatto che l'Irlanda del Nord debba uscire dall'Ue alle stesse condizioni rispetto al resto della Gran Bretagna. Gli unionisti nordirlandesi sono favorevoli al mantenimento dei confini aperti per la libera circolazione tra Repubblica d'Irlanda e Irlanda del Nord.
SINN FEIN
Gli indipendentisti nordirlandesi dello Sinn Fein ("Noi stessi"), guidati da Mary Louise McDonald, spingono sull'acceleratore dell'unità irlandese. Cogliendo l'occasione della Brexit e del malcontento di parte della popolazione per l'accordo firmato da Londra per l'uscita dall'Ue, il partito repubblicano attivo nelle due Irlande chiede al governo di Belfast di convocare un forum per delineare una road map ed arrivare all'organizzazione di un referendum sull'indipendenza entro 5 anni. Chi verrà eletto oggi dovrebbe rinunciare ad occupare il proprio seggio quindi, con ogni probabilità, non parteciperà alla vita parlamentare nazionale. "Un referendum sull'unità avverrà, come indicato nell'accordo del Venerdì Santo. Non si tratta di se, ma di quando" ha dichiarato la McDonald.
PLAID CYMRU
Sotto la leadership di Adam Prince, i nazionalisti gallesi di Plaid Cymru (letteralmente, Partito del Galles) dovrebbero ottenere 4 seggi alla Camera bassa. Contrari alla Brexit, sono favorevoli all'organizzazione di un secondo referendum. Politicamente sono in crescita nei consensi, mentre il Labour perde terreno nel Galles. "Interessi del Galles al primo posto. Solo il nostro partito può risolvere i problemi del Galles", ha detto Prince in chiusura di campagna. Plaid Cymru intende anche accelerare su politiche ambientaliste per raggiungere il traguardo zero emissioni e zero rifiuti nel 2030. Dopo il voto anticipato i nazionalisti gallesi potrebbero entrare a far parte di una coalizione anti-Conservatori e anti-Brexit.
VERDI
In base agli ultimi sondaggi il Partito verde di Inghilterra e Galles (Green Party of England and Wales, Gpew) dovrebbe ottenere un solo seggio in Parlamento. A favore di politiche progressiste e di tutela dei diritti sociali i Verdi sono anti-Brexit e vorrebbero un secondo referendum. Lo scorso agosto la deputata e leader Caroline Lucas ha lanciato una proposta forte: formare un esecutivo trasversale di 10 donne per fermare la Brexit, con Emily Thornberry, numero 3 del Labour, Jo Swinson, nuova leader lib-dem, e Nicola Sturgeon, premier del governo autonomo scozzese.