Papa incontra vittime preti pedofili Usa "mi vergogno, Dio piange"
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Papa incontra vittime preti pedofili Usa "mi vergogno, Dio piange"

Papa incontra vittime preti pedofili Usa "mi vergogno, Dio piange"

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(AGI) - Philadelphia, 27 set. - Papa Francesco ha incontratoquesta mattina nel Seminario San Carlo Borromeo di Philadelphiaun gruppo di vittime di abusi sessuali compiuti daecclesiastici. Ne ha dato notizia lo stesso Pontefice prima diiniziare il suo discroso ai vescovi che partecipanoall'Incontro Mondiale delle Famiglie. Le vitime di abusiincontrate oggi dal Papa sono 3 uomini e 2 donne. Liaccompagnava l'arcivescovo di Philadelphia, monsignor CharlesJ.Chaput. "Mi vergogno profondamente, Dio piange", ha detto ilPapa alle 5 vittime dei preti pedofili incontrate questamattina: 3 uomini e 2 donne. Francesco ha rivolto loro il suo"grazie per aver avuto l'immenso coraggio di denunciare elottare contro il male degli abusi", ed ha espresso gratitudineanche alle famiglie che li hanno sostenuti, mentre la Chiesaspesso li allontanava. "Dagli abusati sessualmente ho ascoltatoun lamento profondo. Questi crimini non possono esseremantenuti in segreto per tanto tempo", ha aggiunto assicurandoil suo impegno perche' "siano chiarite le responsabilita'" deivescovi in merito alla inadeguata risposta davanti a quantoaccaduto. "Ogni vittima - ha poi precisato il portavoce dellaSanta Sede, padre Federico Lombardi - era accompagnato da unfamiliare o persona di sostegno. Il gruppo era accompagnato dalcardinale Sean Patrick O'Malley, arcivescovo di Boston epresidente della Commissione istituita dal Papa per la tuteladei minori, dall'arcivescovo di Philadelphia monsignor CharlesChaput e dal vescovo Fitzgerald, responsabile dell'ufficiodella diocesi di Philadelphia per la protezione dei minori. IlPapa si e' intrattenuto con i visitatori ascoltando le lorotestimonianze e rivolgendo loro alcune parole in comune e poisalutandoli singolarmente". Francesco, ha riferito ancora Lombardi, "ha pregato conloro. Ha manifestato la sua partecipazione alla lorosofferenza, il suo dolore e vergogna in particolare nel casodelle ferite loro arrecate da membri del clero o collaboratoriecclesiali. Ha rinnovato l'impegno suo e della Chiesa perche'tutte le vittime siano ascoltate e trattate con giustizia, icolpevoli siano puniti e i crimini di abuso siano combattuticon una efficace opera di prevenzione nella Chiesa e nellasocieta'". "Il Papa - ha poi concluso il portavoce - ha ringraziato levittime per il loro contributo essenziale per ristabilire laverita' e iniziare il cammino del risanamento. L'incontro e'durato circa mezz'ora ed e' terminato con la benedizione delSanto Padre". xxx Papa visita carcerati: sono qui come fratello a condivideredolore =Papa Francesco e' partito in elicottero dal seminario di SanCarlo Borromeo di Philadelphia ed e' andato nel carcere diCurran-Frohmold, dove ha incontrato i detenuti. "Sono venutosoprattutto come fratello a condividere la vostra situazione ea farla anche mia; sono venuto perche' possiamo pregare insiemee presentare al nostro Dio quello che ci fa male, anche quelloche ci incoraggia, e ricevere da Lui la forza dellaRisurrezione". Con queste parole Papa Francesco ha salutato -prima di abbracciarli uno ad uno - i 100 detenuti dell'Istitutodi Correzione Curran-Fromhold di Philadelphia. "Vivete - ha detto loro Bergoglio - un momento difficile,carico di tensioni, doloroso non solo per voi, ma per le vostrefamiglie e per tutta la societa'. Un momento che nella vostravita puo' avere un unico scopo: tendere la mano per riprendereil cammino, tendere la mano che aiuti al reinserimento sociale.Un reinserimento di cui tutti facciamo parte, che tutti siamochiamati a stimolare, accompagnare e realizzare. Unreinserimento cercato e desiderato da tutti: reclusi, famiglie,funzionari, politiche sociali e educative. Un reinserimento chebenefica ed eleva il livello morale di tutta la comunita'"."Tutti abbiamo qualcosa da cui essere puliti, purificati", haaffermato ancora Papa Francesco. "Che tale consapevolezza - haauspicato - ci risvegli alla solidarieta', a sostenerci e acercare il meglio per gli altri. Guardiamo a Gesu' che ci lavai piedi: Egli e' 'la via, la verita' e la vita', che viene afarci uscire dall'inganno di credere che nulla possa cambiare,che ci aiuta a camminare per sentieri di vita e di pienezza.Che la forza del suo amore e della sua Risurrezione sia semprevia di vita nuova". "Gesu' - ha ricordato il Papa ai detenuti -ci invita a partecipare alla sua sorte, al suo stile. Ciinsegna a guardare il mondo con i suoi occhi. Occhi che non siscandalizzano della polvere della strada, anzi, cerca di puliree di sanare, cerca di rimediare. Ci invita a lavorare percreare nuove opportunita': per i detenuti, per i lorofamiliari, per i funzionari; un'opportunita' per tutta lasocieta'". "Desidero incoraggiarvi - si e' poi congedatoBergoglio - ad avere questo atteggiamento tra di voi, con tuttele persone che in qualche modo fanno parte di questo Istituto.Siate artefici di opportunita', artefici di cammino, di nuovevie". .
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