Papa in Usa: nuova linea su coppie; su preti pedofili "mi vergogno"
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Papa in Usa: nuova linea su coppie; su preti pedofili "mi vergogno"

Papa in Usa: nuova linea su coppie; su preti pedofili "mi vergogno"

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(AGI) - Philadelphia, 27 set. - Piu' tolleranza verso le coppieche - per tante ragioni - non riescono a seguire la dottrinacattolica. A chiederla ai vescovi di tutto il mondo riuniti aPhiladelphia e' stato Papa Francesco. "Che vogliamoscomunicarli?", ha chiesto nel corso dell'incontro conporporati e presuli in Cattedrale. Qualcuno dei presenti, adesempio il prefetto della Congregazione per la Dottrina dellafede, Gerhard L. Muller, forse avrebbe volentieri risposto disi', ma non ne ha avuto il coraggio. Anche perche Bergoglio(che ad un certo punto lo ha citato come spauracchio di unaortodossia formale ed e' andato poi ad abbracciarlo) ha subitoesortato: "prendiamo atto dei cambiamenti culturali e delleloro ricadute giuridiche" che restano sgradite, ma "basta conle lamentele, guardiamo al positivo delle famiglie". L'Italiaera rappresentata dal cardinale Angelo Bagnasco, presidentedella Cei, per il quale, come ha detto ai giornalisti, larichiesta di un diverso atteggiamento fatta dal Papa non spingea una marcia indietro ma "ad una maggiore concretezzadell'azione pastorale". L'ultima giornata americana di JorgeMario Bergoglio, conclusa dalla straordinaria messa al FranklinPark, celebrata davanti a 2 milioni di persone a conclusionedell'Incontro Mondiale delle Famiglie, era iniziata con ilcommovente incontro con 5 vittime di abusi sessuali (3 uomini e2 donne). I sentimenti che gli ha suscitato, il Papa stesso havoluto esternarli ai vescovi: "porto inciso nel mio cuore - hadetto - le storie, le sofferenze e il dolore dei minori chesono stati vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti.Continua a pesare su di me la vergogna per il fatto che personeche avevano il dovere di accudire questi bambini abbiano inveceprovocato loro gravi danni. Sono dispiaciuto profondamente. Diopiange". "Crimini e peccati degli abusi sessuali su minorenninon possono continuare ad essere mantenuti in segreto piu' alungo. M'impegno con tutta la Chiesa a proteggere i minori eprometto che tutti i responsabili renderanno conto", hapromesso Francesco. "Loro, i superstiti degli abusi, sonodiventati veri araldi della speranza e ministri dellamisericordia. Umilmente - ha scandito - dobbiamo a ciascun diloro e alle loro famiglie la nostra gratitudine per il loroimmenso dolore e per fare brillare la luce di Cristo su il maledegli abusi sessuali dei minorenni". Considerazioni chiarissimee severe, ispirate a quelle di Gesu' su chi scandalizza ipiccoli, che Francesco ha poi commentato nell'omelia alFranklin Park: "possiamo capire - ha detto il Papa - perche' leparole di Gesu' sullo scandalo sono cosi' dure. Per Gesu', loscandalo intollerabile consiste in tutto cio' che distrugge ecorrompe la nostra fiducia nel modo di agire dello Spirito"."Difendiamo la famiglia perche' li' si crea il nostro futuro.E' una una fabbrica di speranza", ha invocato nella veglia cheha visto sul palco testimoni ed artisti del calibro di AndreaBocelli. "Il cristiano non e' immune dai cambiamenti del suotempo, e questo mondo concreto, con le sue moltepliciproblematiche e possibilita', e' il luogo in cui dobbiamovivere, credere e annunciare", ha ricordato invece ai presuli,sottolinenando che "la nostra comprensione, plasmatasull'integrazione della forma ecclesiale della fede edell'esperienza coniugale della grazia, benedetta dalsacramento, non deve farci dimenticare la profondatrasformazione del quadro epocale, che incide sulla culturasociale, e ormai anche giuridica, dei legami familiari e che cicoinvolge tutti, credenti e non credenti". "Che i nostri figli- ha invocato infine davanti a quella folla immensa - trovinoin noi persone capaci di associarsi ad altri per far fioriretutto il bene che il Padre ha seminato. E dei punti diriferimento per la comunione.". "La nostra casa comune non puo'piu' tollerare divisioni sterili", ha aggiunto, suggerendo aciascuna coppia presente di domandarsi: "nella mia casa sigrida o si parla?". Per Bergoglio, "la sfida urgente diproteggere la nostra casa comprende lo sforzo di unire l'interafamiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile eintegrale". .
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