Papa all'Onu: casa, terra, lavoro; a Ground Zero: pace
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Papa all'Onu: casa, terra, lavoro; a Ground Zero: pace

Papa all'Onu: casa, terra, lavoro; a Ground Zero: pace

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(AGI) - New York, 25 set. - "Casa, lavoro e terra; e un nome alivello spirituale: liberta' dello spirito, che comprende laliberta' religiosa, il diritto all'educazione e gli altridiritti civili". Sono queste le richieste dei poveri e deideboli del mondo delle quali Papa Francesco si e' fattointerprete alla 70esima Assemblea Generale dell'Onu. "La misurae l'indicatore piu' semplice e adeguato dell'adempimento dellanuova Agenda per lo sviluppo sara' - ha assicurato - l'accessoeffettivo, pratico e immeditato, per tutti, ai beni materiali espirituali indispensabili: abitazione propria, lavoro dignitosoe debitamente remunerato, alimentazione adeguata e acquapotabile; liberta' religiosa e, piu' in generale, liberta'dello spirito ed educazione". "Pilastri dello sviluppo umanointegrale che - ha sottolineato - hanno un fondamento comune,che e' il diritto alla vita, e, in senso ancora piu' ampio,quello che potremmo chiamare il diritto all'esistenza dellastessa natura umana". Quello di Francesco e' stato un intervento moltoarticolato, in spagnolo, che ha assunto un tono drammaticoquando ha ripetuto l'allarme sui rischi dell'autodistruzione esul prezzo altissimo pagato dai poveri all'inquinamentolanciato con l'enciclica "Laudato si'". "Alzo la mia voce - hadetto - insieme a quella di tutti coloro che aspirano asoluzioni urgenti ed efficaci" riguardo ai cambiamenticlimatici e alla necessita' di fermare l'inquinamentoatmosferico. Secondo il Papa, "l'abuso e la distruzionedell'ambiente, allo stesso tempo, sono associati ad uninarrestabile processo di esclusione". Mentre, "la crisiecologica, insieme alla distruzione di buona parte dellabiodiversita', puo' mettere in pericolo l'esistenza stessadella specie umana". Narcotraffico (definito una vera "guerra" dalle immaniproporzioni e potenzialita' distruttive) e la tratta di donne ebambini (violentati e prostituiti quando non anche fatti apezzi per venderne gli organi) sono i "flagelli" che laComunita' Internazionale deve debellare con urgenza, haelencato Francesco, per il quale un'azione non armata maefficace e' necessaria anche a difesa dei cristianiperseguitati e di chi in Medio Oriente e Africa condivide laloro triste sorte, n primis i musulmani moderati, cioe'"quella parte dei membri della religione maggioritaria che nonvuole lasciarsi coinvolgere dall'odio e dalla pazzia, sonostati obbligati ad essere testimoni della distruzione dei loroluoghi di culto, del loro patrimonio culturale e religioso,delle loro case ed averi e sono stati posti nell'alternativa difuggire o di pagare l'adesione al bene e alla pace con la lorostessa vita o con la schiavitu'". "Non mancano gravi prove delle conseguenze negative diinterventi politici e militari non coordinati tra i membridella comunita' internazionale", ha avvertito il Papa chiedendoperaltro alle grandi potenze "un serio esame di coscienza"davanti alle tragedie in atto in Ucraina, Siria, Iraq e Libia. Dietro tutto questo male c'e' sempre un interesseeconomico, a partire da quello dei produttori e commercianti diarmi. Il Papa ha quindi denunciato "le nefaste conseguenze diun irresponsabile malgoverno dell'economia mondiale, guidatounicamente dall'ambizione di guadagno e di potere". "Nonmancano . Ha aggiunto - gravi prove delle conseguenze negativedi interventi politici e militari non coordinati tra i membridella comunita' internazionale". E la realta' odierna"contrasta fortemente" con la Carta dell'Onu. SecondoFrancesco, che ha invocato uno stop alle armi nuclearisalutando con soddisfazione l'accordo raggiunto dall'Onu conl'Iran, "un'etica e un diritto basati sulla minaccia delladistruzione reciproca, e potenzialmente di tutta l'umanita',sono contraddittori e costituiscono una frode verso tutta lacostruzione delle Nazioni Unite, che diventerebbero Nazioniunite dalla paura e dalla sfiducia". (AGI)(AGI) - New York, 25 set. - Dicendosi favorevole a una riformache adegui le istituzioni dell'Onu alle esigenze dei tempi, ilPapa ha poi riassunto: "non possiamo permetterci di rimandare'alcune agende' al futuro. La realta' ci chiede decisionicritiche e globali di fronte ai conflitti mondiali cheaumentano il numero degli esclusi e dei bisognosi". E in meritoBergoglio ha citato dopo i suoi predecessori (anche all'Onu)Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI anche "il GauchoMartin Fierro, un classico della letteratura della sua terranatale, che canta: "I fratelli siano uniti perche' questa e' laprima legge. Abbiano una vera unione in qualsiasi tempo,perche' se litigano tra di loro li divoreranno quelli difuori". Lasciato il Palazzo di Vetro, questa consapevolezzaFrancesco ha poi trasmesso anche nella visita-pellegrinaggio alGround Zero dove ha incontrato i 12 leader religiosi inrappresentanza delle fedi di appartenenza delle quasi 3000vittime dell'11 settembre, che lo hanno accolto nell'antroricavato dalle fondamenta che resistettero al crollo delleTorri Gemelle, dopo l'attacco dell'11 settembre 2001."Chiediamo al cielo il dono di impegnarci per la causa dellapace. Qui, in questo luogo della memoria, ciascuno nella suamaniera, ma insieme", ha detto Bergoglio. Durante l'incontrointerreligioso sono state lette 5 meditazioni sulla Pace(indu', buddista, sikh, cristiana, musulmana), e una preghieraebraica per i defunti. I rintocchi delle campane, gliinterventi appassionati degli esponenti delle varie religioni,evocavano sentimenti di grande commozione. "Nessuno ha ildiritto di alzare la mano sul fratello. Nessuno - ha gridato ilrabbino nell'accorata orazione rivolta al Padre dei cieli- puo'togliere in nome di Dio, la vita agli altri. Le religioni sonostrumento di pace, non di divisione". Secondo il Papa, "nelledifferenze, nelle discrepanze e' possibile vivere in un mondodi pace". Davanti ad ogni tentativo di rendere uniformi e'possibile e necessario riunirci dalle diverse lingue, culture,religioni e dare voce a tutto cio' che vuole impedirlo". "Insieme oggi - ha rilevato - siamo invitati a dire: no adogni tentativo uniformante e si' ad una differenza accettata ericonciliata. Per questo scopo abbiamo bisogno di bandire inostri sentimenti di odio, di vendetta, di rancore. E sappiamoche cio' e' possibile soltanto come un dono del cielo". L'auspicio del Papa, che si e' detto emozionato perl'incontro con i familiari delle vittime e dei soccorritorieroici, e' che il Ground Zero, teatro dell'attacco alle TorriGemelle e tomba per 2974 persone innocenti, da "luogo di mortesi trasformi anche in un luogo di vita, di vite salvate, uncanto che ci porta ad affermare che la vita e' sempre destinataa trionfare sui profeti della distruzione, sulla morte, che ilbene avra' sempre la meglio sul male, che la riconciliazione el'unita' vinceranno sull'odio e sulla divisione". (AGI).
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