Papa a Philadelfia accolto da folla immensa, ultima tappa viaggio
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Papa a Philadelfia accolto da folla immensa, ultima tappa viaggio

Papa a Philadelfia accolto da folla immensa, ultima tappa viaggio

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(AGI) - Philadelphia, 26 set. - Un attimo di esitazione e ilgesto di tenersi al mancorrente per non cadere salendo lascaletta dell'aereo che dal JFK di New York lo ha portato aPhiladelphia, le immagini impietose dei fotoreporter e delle tvhanno immortalato quello che e' stato - finora - l'unico passofalso di Papa Francesco in America, dove peraltro la breve epasseggera difficolta' di questa mattina non e' stata per nullaenfatizzata dai media. Il vescovo di Rona "chiamato quasi dallafine del mondo" ha infatti conquistato l'intera opinionepubblica e milioni di americani seguono in queste ore ledirette che le emittenti rilanciano dalla Costa Atlantica aquella del Pacifico. Philadelphia, dove il Papa e' arrivatoquesta mattina, e' realmente "pazza per Francesco", cometestimoniano la folla radunatasi nel Parco dell'Indipendenza elungo le vie del centro che Bergoglio percorre in jeep, maanche le bandiere bianco gialle che sventolano ovunque e glistriscioni di benvenuto esposti sui palazzi del centro e lecase basse della periferia. Mentre un imponente schieramento dipolizia circonda praticamente il centro, oggi inibito allacircolazione con la creazione di un'isola pedonale che ha unperimetro di oltre 10 chilometri e un raggio di 4. Migliaia ditransenne portate qui in citta' questa volta per unire e nondividere le persone. "La storia della Chiesa in questa citta' e in questo Statoe' in realta' una storia che non comprende solo la costruzionedi mura, ma anche il loro abbattimento", ha ricordato propriooggi Papa Francesco nella Cattedrale di Philadelphia, dove hacelebrato una messa per sacerdoti, religiosi e suore dellaPennsylvania. I cattolici negli Stati Uniti, ha aggiunto, hannosempre saputo "contribuire come buoni cittadini alla vita dellasocieta'". Nell'omelia, il Pontefice ha espresso la suaammirazione per l'imponenza e ricchezza artistica e storicadell'edificio sacro, dedicato ai Santi Pietro e Paolo, per poiaggiungere pero' che la vera storia della Chiesa anche in Usanon e' qualla raccontata dalle pietre ma quella "che ci parladi generazioni e generazioni di cattolici impegnati, che sonoandati verso le periferie e hanno costruito comunita' per ilculto, l'educazione, la carita' e il servizio della societa' ingenerale". "Tale storia - ha osservato - si vede nello sforzodi tutti quei sacerdoti, religiosi e laici che, con dedizione,per piu' di due secoli, si sono occupati delle necessita'spirituali dei poveri, degli immigrati, dei malati e deicarcerati. E si vede nelle centinaia di scuole in cui fratellie sorelle religiosi hanno insegnato ai bambini a leggere escrivere, ad amare Dio e il prossimo". Francesco ha poi sottolineato che "una delle grandi sfideper la Chiesa in questo momento e' far crescere in tutti ifedeli il senso di responsabilita' personale nella missionedella Chiesa, e renderli capaci di adempiere taleresponsabilita' come discepoli missionari, come fermento delVangelo nel nostro mondo". E come esempio concreto ha indicato la figura di santa Caterina Drexel, la cui vita, ha detto, "fucambiata da un colloquio con Papa Leone XIII sulle necessita'delle missioni, nel quale, quel Papa molto saggio - le domando'intenzionalmente: 'E tu? Che cosa farai?'". All'epoca la donna,una semplice laica, aveva appena 23 anni e da li' inizio' lasua straordinaria opera missionaria. "Quanti giovani - haesclamato oggi Francesco - nelle nostre parrocchie e scuolehanno i medesimi alti ideali, generosita' di spirito, e amoreper Cristo e la Chiesa!". Questi giovani, si e' chiesto ilPapa, "li mettiamo alla prova? Diamo loro spazio e li aiutiamoa realizzare il loro compito? Troviamo il modo di condividereil loro entusiasmo e i loro doni con le nostre comunita',soprattutto nella pratica delle opere di misericordia enell'attenzione agli altri? Condividiamo la nostra gioia e ilnostro entusiasmo nel servizio al Signore?". Per Francesco, anche oggi come allora e' necessaria allaChiesa "creativita' per adattarsi al mutare della situazioni,trasmettendo l'eredita' del passato, non solo attraverso ilmantenimento delle strutture e delle istituzioni, che sonoutili, ma soprattutto aprendosi alle possibilita' che loSpirito ci fa scoprire e mediante la comunicazione della gioiadel Vangelo, tutti i giorni e in tutte le fasi della nostravita". Il Papa, infine, ha ricordato la ragione della sua visita,cioe' la partecipazione all'Incontro Mondiale delle Famiglie."Si sta facendo tanto - ha rilevato nell'omelia rivolta aiconsacrati della Pennsylvania - per rispondere alle necessita'delle famiglie e sostenerle nel loro cammino di fede. Vi chiedodi pregare ferventemente per esse, come pure per le decisionidel prossimo Sinodo sulla famiglia". Dopo Philadelphia sara' Dublin tra tre anni ad ospitarel'Incontro Mondiale delle Famiglie. E la presenza del Papaall'appuntamento irlandese e' considerata molto probabile.(AGI)
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