Baghdad. - L'Isis ha attaccato con otto kamikaze un impianto per la produzione di gas naturale nella zona di Taji, 30 chilometri a nord di Baghdad, uccidendo almeno 14 dipendenti e ferendone altri 20. All'alba i primi due kamikaze si sono fatti esplodere a bordo di un'autobomba che hanno lanciato contro l'ingresso dell'impianto e altri sei con giubbotto esplosivi sono penetrati a bordo di un'altra auto all'interno della struttura. Due depositi di gas sono stati incendiati dai miliziani prima di ingaggiare uno scontro a fuoco protrattosi per un'ora. I sei jihadisti si sono poi fatti esplodere e le fiamme hanno investito alcuni edifici circostanti. Il pronto intervento delle forze di sicurezza ha evitato che i jihadiasti occupassero l'impianto. L'attacco arriva a seguito di una serie di attentati rivendicati dall'Isis in Iraq che in una settimana hanno fatto un centinaio di morti. Il premier Haider al-Abadi, che ha lanciato un appello al dialogo tra tutte le forze politiche, ha avvertito che l'Isisi sta sfruttando la crisi politica che dilania il Paese. (AGI)