Occupy, "la protesta a Hong Kong aumentera'"
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Occupy, "la protesta a Hong Kong aumentera'"

Occupy, "la protesta a Hong Kong aumentera'"

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(AGI) - Hong Kong, 30 set. - Pechino minaccia un intervento magli studenti di Hong Kong, che da tre giorni chiedono elezionilibere scendendo in piazza, alzano il tiro: "Occuperemo gliuffici del governo. La protesta aumentera' d'intensita' apartire dal 2 ottobre", ha detto Chow Wing Hong, uno deisegretari generali della Federazione degli studenti dellaregione amministrativa speciale. Domani in Cina e' festanazionale per il 65* anniversario della presa del potere daparte del Partito comunista, e dunque l'appuntamento e' per ilgiorno dopo. "Dobbiamo resistere e vi sono le condizioni perfarlo", ha aggiunto un altro leader della protesta Chan KinMan. Nelle strade il numero dei manifestanti era drasticamentediminuito in mattinata ma nel pomeriggio altre persone eranotornate a unirsi ai sit-in ad Admiralty, centro finanziariodella citta'. Pechino, intanto, da' tutto il suo appoggio al governatoreLeung Chun-Ying, che aveva chiesto la fine "immediata" delleproteste. "I fondatori di Occupy Central (la principale sigladei dimostranti) avevano detto ripetutamente che se ilmovimento fosse finito fuori controllo, loro lo avrebberofermato. Sto ora chiedendo loro di rispettare le promesse efermare immediatamente questa campagna", ha detto Leung. Ma ileader di Occupy hanno gia' respinto la richiesta e anzi hannoribadito la necessita' delle sue dimissioni: "Se LeungChun-ying annunciasse le sue dimissioni questa occupazione allimite sara' sospesa temporaneamente per un breve periodo perpoi decidere la prossima mossa", ha dichiarato Chan Kin-man,aggiungendo che questo "sarebbe un segnale molto importante cheal meno il governo ha cambiato il suo atteggiamento(intransigente) e vuole risolvere la crisi. Pechino ha invitato i diplomatici che si trovano a HongKong di tenersi lontani dalle proteste con una lettera cheinvita ad attenersi alla Convenzione di Vienna. "Diversi mieicolleghi sono rimasti sorpresi dal contenuto della lettera", hariferito un diplomatico, che ha voluto mantenere l'anonimatocon il South China Morning Post. Se e' vero, infatti, chel'art.55 della Convenzione di Vienna sulle relazionidiplomatiche sottolinea il dovere del personale di ambasciate econsolati di "rispettare leggi e regolamenti dello Statoospitante" e di "non interferire negli affari interni " diquello stesso Stato, e' altrettanto vero che all'art.34 laConvenzione "assicura liberta' di movimento e di viaggio" aidiplomatici su quel territorio.(AGI).
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