Washington - Barack Obama ha telefonato al presidente turco Recep Tayyip Erdogan cui ha garantito ogni possibile sostegno alle indagini in corso sul fallito golpe di venerdi' scorso. Secondo quanto reso noto dalla casa Bianca il presidente americano ha personalmente ribadito la condanna per la rivolta e ha espresso la necessita di indagini "condotte con mezzi che rafforzino la fiducia dell'opinione pubblica nelle istituzioni democratico e nello stato di diritto. Il presidente Obama ha chiarito che gli Usa voglio fornire la giusta assistenza alle autorita' turche che stanno indagando sul tentato golpe".
La Turchia ha chiesto oggi formalmente l'estradizione del religioso ed ex sodale di Erdogan fino al 2008, Fetullah Guelen che vive in Pennsylvania, accusato di Ankara di essere il mandante del golpe. Washington ha risposto chiedendo le prove dei coinvolgimento di Guelen. Earnest ha pero' ricordato e spiegato che la decisione sull'eventuale estradizione di Guelen non dipende ne' spetta al presidente ma se avverra' sara' il frutto di una procedura ben codificata: "Il ministero della Giustizia e il dipartimento di Stato (Esteri) verificheranno se il materiale (inviato da Ankara su Guelen, ndr) rispetta i requisiti del trattato di estradizione tra Usa e Turchia in vigore da oltre 30 anni". L'eventuale estradizione di Guelen "sara' (frutto di) una decisione legale al termine di un processo nel pieno rispetto della legge", cosa che vale "per tutte le persone che vivono negli Usa e noi ci assicureremo che le procedure saranno rispettate" anche nel caso di Guelen. (AGI)