Norvegia, a processo parrucchiera che rifiutò cliente con hijab

La donna rischia 6 mesi di carcere. Il caso pochi giorni dopo il discorso in cui re invitatava a considerare "tutti norvegesi, chi crede in Dio o in Allah"

Norvegia, a processo parrucchiera che rifiutò cliente con hijab
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velo (afp)

Oslo - E' in corso in Norvegia il processo contro la parrucchiera che rifiuto' una cliente con l'hijab. L'hijab e' il velo islamico che copre il capo e le spalle, lasciando scoperto il volto. Merete Hodne, la parrucchiera, rischia una pena fino a sei mesi per discriminazione religiosa. I fatti avvennero a Byrne, una piccola cittadina nella Norvegia sudoccidentale. Secondo l'accusa, Hodne disse alla cliente Malika Bayan "di trovarsi un altro posto" perche' non era sua intenzione accettare "clienti come lei". La parrucchiera 47enne si e' giustificata, affermando che ritiene l'hijab un simbolo di qualcosa che la terrorizza.

"Quando vedo l'hijab - ha detto Hodne al giudice - non vedo un simbolo religioso, ma un simbolo di ideologie e regimi totalitari. L'hijab non e' religione, e' politica". La parrucchiera ha rifiutato di pagare una multa di 870 euro e il caso e' approdato in tribunale. La 24enne Bayan ha detto al giudice "di avere conosciuto il razzismo in altre occasioni, ma mai in maniera cosi' conclamata. Mi sono sentita piccola, stupida, addolorata. Non capisco perche' un velo sul mio capo possa provocare tutto cio'". Hodne ha riconosciuto che avrebbe potuto trattare Bayan piu' gentilmente, ma rifiuta l'accusa di discriminazione religiosa. La sentenza e' attesa per lunedi' prossimo.(AGI)