La Corea del Nord sta valutando di adottare una nuova linea dura contro gli Stati Uniti, che prevede l'abbandono dei colloqui sulla denuclearizzazione dai negoziati con Washington, in un momento in cui il presidente Usa, Donald Trump, viene giudicato vulnerabile.
Lo riferisce la Cnn, che cita una fonte al corrente della linea di pensiero della leadership di Pyongyang. Il cambio di strategia potrebbe essere il "regalo di Natale" che la Corea del Nord ha minacciato di recapitare a Washington nelle scorse settimane, qualora non si fosse trovata una nuova proposta per una soluzione negoziata della questione nucleare.
Pyongyang punterebbe a consolidare il proprio status di Paese dotato di armi nucleari e non cercherebbe più un allentamento delle sanzioni per lo sviluppo, puntando invece sulla politica di autonomia economica, nota come Juche. Il leader nord-coreano, Kim Jong-un, secondo la fonte citata dalla Cnn, sarebbe pronto a mantenere un approccio attendista rispetto a Trump, che viene visto come vulnerabile politicamente a causa dell'impeachment e in attesa delle presidenziali del novembre 2020.
Nel caso, invece, di una riconferma per Trump, Pyongyang sarebbe pronta a tornare al tavolo dei negoziati, ma la denuclearizzazione sembra essere stata, per ora, accantonata. Vengono, invece, definite "molto basse" le possibilità di nuove provocazioni da parte del regime sia sul piano nucleare che su quello missilistico, che costituirebbero una mossa troppo provocatoria per Russia e Cina, i due partner piu' importanti di Pyongyang. Gli stessi test condotti da Pyongyang nelle scorse settimane dalla base di lancio satellitare di Sohee su motori per missili, ha aggiunto la fonte, non avrebbero varcato alcuna linea rossa che possa mettere a rischio le relazioni con Mosca e Pechino.