Ore 13.33 - Arrivano conferme sulle frane dopo il test del 3 settembre
Secondo l’Agenzia meteorologica della Corea del Sud - scrive il Corriere della Sera - le immagini satellitari mostrano che nell’area si è creato un cratere largo 60-100 metri; non si esclude la possibilità di una fuga di sostanze radioattive. Il Servizio nazionale di intelligence sudcoreano ipotizza che si stiano scavando due nuove gallerie per ulteriori test. "La Corea del Nord ha condotto sei test nucleari dal 2006, utilizzando ogni volta lo stesso sito di Punggye-ri, che si trova in un territorio montuoso nel nord-est del Paese. È considerato il principale impianto di nucleare di Pyongyang e l’unico sito attivo di test nucleari al mondo. Esperti hanno confermato l’esistenza di una serie di tremori e frane vicino al sito: probabilmente il sesto test del 3 settembre ha creato instabilità nella zona. Sono stati rilevati anche tremori e smottamenti, che inducono i sismologi a ritenere che la zona sia stata destabilizzata".
#NorthKorea nuclear disaster could kill MILLIONS as radioactive cloud engulfs PLANET https://t.co/CmaVbDeEK0 pic.twitter.com/ehXO0ibSTC
— Daily Star (@Daily_Star) 31 ottobre 2017
Ore 12,03 - Ci sarebbero 200 morti. Si teme per una fuga radioattiva
Tragedia in Corea del Nord: un tunnel in costruzione nel sito in cui si eseguono i test nucleari è crollato e si teme che sotto le macerie siano rimasti 200 operai. Il crollo risalirebbe a diverse settimane fa, forse al 10 ottobre, secondo quanto riferiscono i media giapponesi e sudcoreani, ma se ne è avuta notizia solo oggi. Il timore è che possa aver provocato fughe radioattive nella zona.
#CoreadelNord crolla tunnel in sito nucleare: circa 200 morti https://t.co/MYW8gzELjP
— la Repubblica (@repubblica) 31 ottobre 2017
Tunnel collapse may have killed 200 after #NorthKorea nuclear test: Japanese broadcaster https://t.co/2fPHq83Z2R pic.twitter.com/kd23tuY36H
— ST Foreign Desk (@STForeignDesk) 31 ottobre 2017
Il tunnel era in costruzione nel sito di Punggye-ri, nella parte nord-orientale del Paese: in un primo momento sono rimaste intrappolate un centinaio di persone, ma poi si è verificato un secondo crollo che ha travolto un altro centinaio di operai, intervenuti per portare soccorso. L'incidente sarebbe stato causato dall'indebolimento del terreno circostante in seguito al sesto test nucleare, eseguito il 3 settembre. Il test provocò una scossa di terremoto di magnitudo 6,3 della scala Richter e smottamenti del terreno.
Una serie di terremoti minori fu registrata in seguito, a conferma che la struttura, costruita a sud della montagna Mantapsan, potesse non essere più sufficientemente stabile per resistere a ulteriori test. Secondo gli esperti giapponesi la costruzione di nuovi tunnel sotterranei potrebbe indicare il tentativo di spostare il sito per i test in un'altra zona della montagna (è improbabile che la struttura venga abbandonata in toto). Il 3 settembre fu testata una bomba a idrogeno di 100 chilotoni, 7 volte piu' potente di quella lanciata nel 1945 dagli americani su Hiroshima.