Non e' stato raggiunto accordo, rinvio sul nucleare iraniano
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Non e' stato raggiunto accordo, rinvio sul nucleare iraniano

Non e' stato raggiunto accordo, rinvio sul nucleare iraniano

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(AGI) - Roma, 24 nov. - Sfuggira' probabilmente ancora unavolta l'accordo tra l'Iran e le potenze mondiale sulcontroverso programma nucleare iraniano. Almeno per ora. L'Iran e il 5+1 non riusciranno ad accordarsi prima dellascadenza della mezzanotte di oggi, ma dovrebbero continuare letrattative e arrivare a un accordo complessivo, inclusi tuttigli aspetti tecnici ed opertivi, entro il primo luglio del2015, puntando all'accordo politico entro marzo. Lo ha riferitouna fonte occidentale vicina ai negoziati in corso a Vienna. Ilgoverno di Teheran comunque, ha aggiunto la fonte, non dovrebbesubire nuove sanzioni per questo ulteriore rinvio. I colloqui, che vanno avanti da mesi dopo la ripresaseguita a 12 anni di stallo, proseguiranno a livello inferiore,non ministeriale, puntano a mettere dei 'paletti' alcontroverso programma atomico di Teheran e in cambioalleggerire le sanzioni al regime degli 'ayatollah'. Nel rushfinale, per quella che era la migliore occasione da anni voltaa chiudere l'annosa questione, a Vienna sono arrivati tutti.Oggi e' giunto nella capitale austriaco anche il ministro degliEsteri cinese, Wang Yi, che si e' aggiunto ai colleghi di Usa,Russia, Francia Regno Unito e Germania, per fare ad contraltareall'iraniano, Mohammed Javad Zarif. "Sono stati fatti alcuni passi in avanti", ha riferito undiplomatico, "ma dobbiamo discutere alcune questioni con lenostre capitali. Ci incontreremo di nuovo prima del nuovo anno:e' un processo in corso". Le parti sembrano ancora distanti sudue questioni cruciali: l'arricchimento dell'uranio el'alleggerimento delle sanzioni. Arricchire l'uranio lo rendeinfatti utilizzabile per scopi pacifici, come l'energianucleare, ma anche -a gradi purezza elevati- per il nucleofissile di una bomba atomica. L'accordo sarebbe positivo non solo per l'economiairaniana, ma del pianeta, considerato che riporterebbe suimercati internazionale un Paese con 80 milioni di persone e unpotenziale di produzione e di investimento inesplorati chepotrebbero fare del Paese un partner economico appetibile alleimprese e ai Paesi di tutto il mondo. Gli unici ad esseredanneggiati - non poco - i produttori di petrolio: la revoca,seppur graduale, delle sanzioni Usa ed Ue immetterebbe sulmercato gia' sovraccarico di greggio anche quello iraniano,contribuendo a deprimere ulteriormente i corsi del barile. Oltre ai grandi come Arabia Saudita - che pero' ha lespalle larghe per sopportare un calo duraturo - la Russia, indifficolta' dopo le sanzioni per la crisi ucraina, ed anche loshale gas e tight oil Usa che ha portato Washington ascavalcare nominalmente Riad. L'accordo potrebbe cominciare un processo in cui "larelazione non solo tra l'Iran e noi, ma tra l'Iran e il mondoindietro, e la regione, comincia a cambiare", ha detto ilpresidente americano, Barack Obama, in un'intervista domenicaall'Abc. La pace tra l'Iran e l'Occidente potrebbe infattistabilizzare l'intero Medio Oriente. E per lui, come del restoper il suo omologo iraniano, Hassan Rohani, sarebbe un successoin politico estera. Tra i fautori dello status quo Israele eArabia Saudita, che guardano nervosamente quel che accade aVienna, temono che l'intesa non riesca a limitare le ambizioninucleari di Teheran; e tutti temono che un fallimentoincoraggerebbe Teheran a imboccare una deriva incontrollabile.(AGI) .
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