(AGI) - Bruxelles, 17 lug. - I capi di Stato e di governo Uenon sono riusciti la notte scorsa a trovare un accordo sugliincarichi di vertice delle istituzioni comunitarie ancora daassegnare. La "riunione speciale" di ieri, che avrebbe inparticolare dovuto decidere chi sara' il successore diCatherine Ashton alla carica di alto rappresentante per lapolitica estera Ue per i prossimi 5 anni, si e' chiusa nellanotte, dopo quasi cinque ore di dibattito, con un nulla difatto a causa delle molte opposizioni alla candidatura delministro degli Esteri italiano Federica Mogherini, unicacandidata del gruppo socialista al quale, come ha ribadito oggianche il presidente Francois Hollande, spetta quel posto, dopoche il popolare Jean Claude Juncker ha ottenuto quello dipresidente della prossima Commissione.
Come ha commentatoall'uscita il presidente del Consiglio Matteo Renzi, lariunione "avrebbe potuto essere un po' piu' incisiva se fossestata organizzata meglio": ma "siamo venuti tutti a Bruxellesper sentirci dire dal presidente Van Rompuy che l'accordo nonc'era: la prossima volta puo' mandare un sms e farcirisparmiare". La discussione notturna non si e' "focalizzatasu un nome", come ha precisato lo stesso Van Rompuy, e oral'obiettivo e' di trovare un "accordo globale" su un pacchettocomplessivo che, oltre all'alto rappresentante, comprenda ancheil nuovo presidente del Consiglio e quello dell'Eurogruppo. Per questo, e' stata convocata una nuova riunione straordinariaper il 30 agosto, "un sabato pomeriggio, alle 4", ha precisatoRenzi. Per quella data, Van Rompuy si e' detto "sicuro cheavremo la decisione definitiva".
Quanto al caso Mogherini, Renzi ha tenuto a precisare lanotte scorsa che al consiglio "non c'e' stata nessun veto sullacandidatura italiana": infatti, ha detto, "non ho vistoopposizioni a Federica Mogherini, non c'e' stato nessun tipo dimessaggio negativo". Renzi ha colto l'occasione per ricordareche "in 57 anni di storia europea, l'Italia non ha mai posto unveto e non l'ha mai subito". In ogni caso, ha detto Renzi,"l'obiettivo dell'Italia non e' avere una poltrona: l'abbiamodetto fin dall'inizio". Riferendosi alle ipotesi di candidaturealternative, il premier ha a questo punto sottolineato che "noisiamo aperti a tutte le soluzioni: se c'e' un nome italiano,oggi ho sentito quelli di Letta e Monti, noi siamodisponibilissimi da tutti i punti di vista a qualsiasisoluzione".
Insomma, ha proseguito, "non abbiamo un problema diun posto, come 'o quello o morte', ma nella discussone non c'e'nessun nome". Ma i Ventotto non hanno parlato solo di nomine:hanno ribadito la necessita' di rilanciare il processodiplomatico per la pace in Medio Oriente e deciso di inasprirele sanzioni ai responsabili della crisi ucraina e, su questo, la linea dell'Italia e' la stessa degli altri paesi europei,come ha sottolineato Renzi. (AGI)