AGI - In Nigeria è bufera sull'Università Olabisi Onabanjo (Oou) dove un nuovo dress code è entrato in vigore, obbligando le studentesse a indossare il reggiseno per sostenere gli esami. Più che il dress code in sé, a fare polemica sono i controlli con palpazioni effettuati dal personale universitario per far accedere le studentesse alle aule. Lo riferisce il quotidiano locale Vanguard, precisando che la regola controversa in vigore all'Università dello Stato di Ogun (sud-ovest) ha scatenato una valanga di polemiche e reazioni contrastanti sui social.
Il caos è arrivato dopo che ieri un video virale su X ha mostrato dei funzionari dell'università mentre ispezionavano le studentesse prima che venissero ammesse alle aule d'esame. Nel filmato, le studentesse erano in fila mentre i funzionari toccavano loro il petto per verificare se indossassero effettivamente biancheria intima. Il video in questione, di soli 10 secondi, e' stato visualizzato centinaia di migliaia di volte, generando reazioni di segno opposto su X.
Video: Olabisi Onabanjo University OOU allegedly enforces the new “No bra, No entry” policy
— Nigeria Stories (@NigeriaStories) June 17, 2025
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Nel Paese più popoloso dell'Africa, il conservatorismo rimane profondamente radicato. A protestare sono stati migliaia di studenti che hanno denunciato una pratica arcaica, sessista ed equivalente a una violenza sessuale oltre a sostenere che questa decisione rappresenta una priorità fuori luogo. Tuttavia delle voci conservatrici si sono levate per difendere questa misura, ritenendo "inappropriato" che le donne escano in pubblico senza reggiseno.
Il presidente dell'unione studentesca dell'università, Muizz Olatunji ha risposto su X, confermando la misura "niente reggiseno, niente accesso" in vigore presso l'Oou, sottolineando che "non è una novità". "L'Oou promuove un codice di abbigliamento volto a mantenere un ambiente rispettoso e privo di distrazioni, incoraggiando gli studenti a vestirsi con sobrietà e in linea con i valori dell'istituzione", ha commentato.
"Esortiamo anche tutte le studentesse a evitare abiti indecenti che potrebbero inutilmente suscitare desiderio nel sesso opposto", ha aggiunto. Ciononostante, ha affermato che l'unione ha "avviato un dialogo con l'istituzione per esplorare altri approcci alla lotta contro l'abbigliamento indecente, con particolare attenzione alle interazioni rispettose e dignitose tra studenti e personale". La maggior parte delle università nigeriane impone agli studenti un codice di abbigliamento più o meno rigido, con alcune che vietano le minigonne per le donne e dreadlock e orecchini per gli uomini. In Nigeria, dove il 53,5% della popolazione è musulmano e circa il 44% cristiano, la mentalità rimane molto conservatrice, soprattutto nelle zone rurali.
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