AGI - Un tribunale russo ha fermato il proprietario di un bar LGBT+ accusandolo di "estremismo", un reato che in Russia è punibile con pene fino a dieci anni di carcere. È l'ennesimo segnale di un'escalation, cominciata con l'invasione dell'Ucraina, nella repressione delle minoranze sessuali in Russia.
Il proprietario del bar "Pose" nella città di Orenburg rimarrà in stato di fermo almeno fino al 18 maggio con l'accusa di "organizzazione di attività estremiste"; secondo i media locali, è stato arrestato tre giorni fa, il 28 marzo, all'aeroporto internazionale Sheremetyevo di Mosca.
Nel novembre 2023, la Corte suprema russa ha messo al bando il "movimento LGBT internazionale" per "estremismo": sulla base di questo divieto, il gestore e il direttore artistico del bar "Pose" erano già stati fermati a marzo; il 9 marzo, gli agenti di polizia avevano perquisito il locale nel cuore della notte e nel video dell'operazione si erano viste persone sdraiate a terra, a faccia in giù, con le mani sulla testa.