C’è una taglia di 10 mila euro su chi ha sparato a un'orca nella Senna

C’è una taglia di 10 mila euro su chi ha sparato a un'orca nella Senna

Il grosso cetaceo ritrovato con un proiettile conficcato nel cranio. L'associazione Sea Shepard France presenta una denuncia contro ignoti per punire chi distrugge specie protette

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AGI - Era stata avvistata il 16 maggio scorso lungo la Senna: un'orca viva che dal mare era risalita nei pressi del Pont de Normandie, tra Honfleur e Le Havrel, era stata poi trovata morta dopo due settimane con un proiettile conficcato nel cranio.

E tanto è bastato all'associazione Sea Shepard France per offrire una ricompensa di 10 mila euro per chiunque possa fornire "informazioni che porteranno all'identificazione e al perseguimento" di chi ha sparato contro il cetaceo.

L'associazione aveva già annunciato di voler presentare una denuncia contro ignoti per "tentativo di distruzione di specie protette". Non è però certo che la morte dell'orca sia stata provocata dal proiettile.

Il grosso mammifero era già malato di mucormicosi, una malattia dell'epidermide che può embolizzarsi a livello sanguigno per raggiungere i reni, i polmoni, il cuore e infine il cervello.

Anche per questo motivo la prefettura aveva annunciato l'intenzione di sopprimere l'animale, dopo il fallimento delle operazioni per guidarlo verso il mare.