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"Noi non siamo violenti, vogliamo ascoltare la gente", dice Puigdemont

"Noi non siamo violenti, vogliamo ascoltare la gente", dice Puigdemont

L'ex presidente della Generalitat catalana incontra gli indipendentisti sardi: "Il popolo vule governare il suo destino"

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  Intervista Puidgemont

AGI - Una lotta comune non violenta per l'autodeterminazione: è questo l'impegno formulato a Oristano nel confronto dell'ex presidente della Generalitat catalana Carles Puigdemont con le sigle dell'indipendentismo sardo, per la prima volta riunite tutti insieme, come ha evidenziato il sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis, presidente dell'associazione Corona de Logu, che accomuna numerosi amministratori locali isolani e che ha promosso l'iniziativa.

“Non violenti: noi vogliamo ascoltare la gente, questo è esattamente il nostro modello”, ha dichiarato l'ex presidente ed attuale europarlamentare Puigdemont, protagonista della battaglia politica col governo della Spagna, che negli anni scorsi lo aveva costretto ad abbandonare il suo paese.

 “Quando ero presidente della Catalogna”, ha affermato ancora Puigdemont, “abbiamo rinunciato ad ogni forma di violenza per raggiungere il nostro obiettivo politico e autonomistico. Nel referendum la violenza, invece, l'abbiamo subita dalla polizia spagnola”.    

 “La crisi catalana è anche un crisi europea, perché c'è in gioco la democrazia”.

In Sardegna, la sua gente, il suo popolo vogliono governare il proprio destino è vogliono evitare una nuova colonizzazione”, ha affermato ancora l'ex presidente Puigdemont, riprendendo la denuncia del presidente della Corona de Logu Maurizio Onnis.

"Le nostre comunità possono crescere da sole. L’autoderminazione è un diritto inalienabile dei popoli”, ha dichiarato Onnis, che ha rilanciato proprio il tema dell'autodeterminazione in riferimento anche ai progetti per l'eolico off shore, giudicati una minaccia per il territorio della Sardegna e il suo prezioso patrimonio ambientale. 

In proposito Carlo Puigdemont ha espresso solidarietà e il sostegno alla battaglia delle sigle indipendentiste sarde alle quali in apertura dell'incontro aveva voluto esprimere un ringraziamento per la vicinanza manifestata anche nelle ultime difficili ore in seguito al suo arresto all'arrivo ad Alghero e alla sua successiva scarcerazione.

Gli indipendentisti sardi di Irs, Progres, Torra, Partito dei Sardi, Sardigna Natzione, Sardigna Libera, Rossomori, Sardegna Possibile, Psd'Az, Meris e Liberu hanno accolto Puigdemont a Oristano con un lungo e caloroso applauso. "E' molto importante questa vostra fraternità”, ha affermato Puigdemont. “Non solo per me ma per tutto il movimento dell’indipendenza della Catalogna”.