AGI - Il Regno Unito, il Paese in Europa più colpito dalla pandemia da Covid-19, ha superato la soglia dei 50 0mila casi positivi al nuovo coronavirus. L'improvviso picco è stato attribuito dalle autorità a un problema tecnico, che ha fatto lievitare i contagi negli ultimi giorni: nel bilancio diffuso domenica sera, i casi risultati positivi al virus nelle ultime 24 ore erano 22.961, oltre 10 mila in più rispetto ai dati del giorno prima, che ammontavano a 12.872. E già la cifra del lunedì precedente era lievitata rispetto ai dati del resto della settimana, che si aggiravano in media tra i 6mila e i 7mila al giorno. Il problema tecnico, ora risolto, ha ritardato la diffusione dei casi tra il 24 settembre e il 1 ottobre: i contagi non conteggiati verranno aggiunti gradualmente nei prossimi giorni, il che dunque potrebbe rendere "fuorviante", hanno avvertito le autorita', il conteggio nei giorni avvenire.
Al momento il Regno Unito ha 502.978 casi di positività dall'inizio dell'epidemia. Il premier Boris Johnson ha avvertito domenica che il Paese ha "un duro inverno dinanzi" e che il periodo "accidentato" potrebbe durare "fino a Natale e oltre". Nella speranza di evitare un ricontenimento nazionale, il governo sta intensificando le azioni locali per cercare di controllare la diffusione del virus, che ha già ucciso 42.350 persone (di cui 33 nelle ultime 24 ore), il bilancio più pesante in Europa.
Quanti contagi non sono stati rilevati?
Un numero non precisato di persone potrebbe essersi contagiato a causa dei quasi 16 mila risultati positivi dei tamponi Covid, di cui però si erano perse le tracce e che dunque non erano stati diffusi la settimana scorsa, ha ammesso il ministro del Lavoro, Therese Coffey, puntando il dito contro "il guasto tecnico" che ha causato un ritardo nell'informare di 15.841 contagi in Inghilterra nel periodo tra il 25 settembre e il 2 ottobre: la conseguenza è che ci potrebbero essere persone che avrebbero dovuto isolarsi e non l'hanno fatto perché ignare del risultato positivo del tampone. I casi 'perduti' verranno gradualmente conteggiati nei prossimi giorni e già ieri la loro presenza si era sentita nel totale annunciato, che segnava oltre 22 mila casi.
Il premier britannico, Boris Johnson, non è stato in grado di dire quante persone non sono state tracciate dal sistema sanitario nazionale a causa del ritardo nel notificare i risultati di 16 mila test positivi al Covid di cui si sono perse le tracce la settimana scorsa a causa di un guasto tecnico. Alla domanda, il capo di Downing Street non ha risposto, sottolineando di non essere in grado di "dare questi numeri". "Quello che posso dire è che tutte queste persone sono state ovviamente contattate e la cosa fondamentale è che tutti, in questo gruppo o in generale, dovrebbero isolarsi da soli. Questo è il modo per fare funzionare" il sistema.