Teheran - L'Iran deve ora impegnarsi per "uscire dalla recessione e creare lavoro perché questi problemi non si risolvono solo con le parole". Sono queste le parole della guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, che oggi ha ricevuto la visita dei deputati del nuovo parlamento iraniano (Majles), il decimo della storia della Repubblica Islamica dell'Iran. "La vergogna della Repubblica Islamica dinanzi ad un giovane disoccupato è superiore a quella che prova quello stesso giovane nella sua famiglia. Questo problema va risolto, e con grande serietà" ha detto Khamenei.
L'attuale parlamento, con una folta presenza di riformisti e indipendenti, è sicuramente una delle assemblee più particolari della storia dell'Iran: per la prima volta il numero delle donne (17) supera quello dei religiosi (16) e il 75% è composto da deputati che non sono mai stati presenti nell'assemblea legislativa. La guida suprema ha consigliato ai parlamentari di essere coraggiosi e di non temere la voce grossa degli Stati Uniti e di rispondere a colpi di leggi alle ostilità del governo di questo paese. Khamenei si è detto insoddisfatto del fatto che dopo l'accordo sul nucleare, il governo, il Congresso e persino i candidati americani alle presidenziali si superino a minacciare l'Iran. Khamenei ha infine ricordato che il parlamento ha un ruolo chiave nella salvaguardia della dignità della nazione. "Il nemico ha usato l'economia per danneggiare il nostro sistema islamico e purtroppo alcuni nostri errori lo hanno incoraggiato a usare lo strumento delle sanzioni" ha concluco l'Ayatollah. (AGI)