(AGI) - Roma, 2 ott. - Per la prima volta dall'inizio dei raidrussi in Siria, mercoledi', i caccia russi hanno colpito Raqqa,roccaforte dell'Isis, dissipando i dubbi sul fatto che nel loromirino dei bombardamenti ci siano anche le postazionijihadiste. L'Isis ha cancellato le preghiere del venerdi' neltimore dei raid. Ma la stessa cosa e' avvenuta anche a Rastan,nella provincia di Hama, citta' in cui non c'e' unasignificativa presenza dello Stato islamico e gia' colpita nelprimo giorno di bombardamenti. In una dichiarazione congiunta,gli Usa e sei Paesi alleati hanno Francia, Germania, Qatar,Arabia Saudita, Turchia e Gran Bretagna, hanno chiesto a Moscadi fermare i raid aerei contro i ribelli siriani e i civili,esprimendo "profonda preoccupazione" per il rafforzamento dellapresenza militare russa in Siria. La Difesa russa ha confermatodi aver effettuato 14 raid contro postazioni dell'Isis. Leprovince colpite sono gia' cinque: oltre a Raqqa, Homs, Hama,Aleppo e Idlib. I jihadisti hanno lanciato una offensiva contro l'esercitosiriano a Deir El-Zor, nel nord-est e i miliziani sono statibombardati dal cielo, ma a questo punto la confusione sul campoe' tale che gli attivisti dell'Osservatorio siriano per idiritti umani non hanno saputo specificare se i raid aerei sonostati effettuati dai siriani, dai russi o dalla coalizioneinternazionale a guida Usa. La stessa coalizione ha bombardatoi jiahisti 28 volte sono oggi. I raid russi sono stati discussiper la prima volta dal presidente francese Francois Hollande,dal cancelliere tedesco Angela Merkel in incontri bilateralicon Vladimir Putin, a Parigi, dove i tre leader si trovano perun vertice sull'Ucraina. "A Putin ho detto che i raid russi in Siria devono esserecondotti solo contro l'Isis", ha affermato Hollande, al terminedel vertice. La questione siriana non puo' essere collegata conquella ucraina, ha aggiunto la Merkel. La Coalizione nazionale siriana, principale forza politicadi opposizione a Bashar al-Assad, ha chiesto al Consiglio disicurezza dell'Onu di adottare una "risoluzione chiara" perobbligare la Russia ad arrestare la sua "aggressione" contro ilpopolo siriano. La coalizione chiede di mettere fine gliattacchi "che hanno causato la morte di 60 civili, tra cuidonne e bambini". Il regime ha intanto accettato di prendereparte ai colloqui, sotto l'egida delle Nazioni Unite,finalizzati alla convocazione di una conferenza internazionaledi pace, da tenersi secondo lo schema di quattro comitati diesperti proposto dall'inviato speciale dell'Onu, il diplomaticoitalo-svedese Staffan de Mistura: lo ha annunciato oggi davantiall'Assemblea Generale il ministro degli Esteri di Damasco,Walid Mouallem, sottolineando pero' la natura "preliminare" e"non vincolante" di tali consultazioni, che a suo direconsisteranno "essenzialmente in uno scambio di idee". Alexei Pushkov, presidente della Commissione Esteri dellaDuma, la Camera bassa del Parlamento russo, ha anticipato che ibombardamenti dureranno tra i tre e quattro mesi: "C'e' sempreil rischio di rimanere impantanati, ma a Mosca parlano ditre/quattro mesi di operazioni", ha spiegato intervistato dauna radio francese. Poi ha chiarito, spiegando che le sueparole erano state prese fuori contesto. Pushkov ha ancherisposto alle accuse, soprattutto americane. "Gli Usa cicriticano per la mancanza di 'selettivita'' negli obiettivi. Macosa ha impedito per un anno di colpire loro gli obiettivi'giusti', piuttosto che bombardare il deserto?", ha detto. I bombardieri tattici russi Sukhoi-34 hanno colpitosoprattutto "una postazione di comando che era stata camuffata"a Kasrat Faraj, a sud-ovest della citta' di Raqqa; e hannobombardato "un campo d'addestramento dell'Isis" vicino alvillaggio di Maadan Jadid, 70km a est di Raqqa. Secondo l'Osservatorio siriano per i Diritti Umani, gliaerei di Mosca hanno colpito anche Qaryatain, 130 km 130 km anord-est di Damasco, dove lo scorso 21 agosto l'Isis distrussel'antico monastero di Mar Elian. Qaryatain sorge su uno snodostradale strategico, che porta da Palmira alle montagne diQalamun. E nella citta', dopo la sua conquista, all'inizio diagosto, i jihadisti hanno rapito 230 civili, tra cui almeno 60cristiani, comprese donne e bambini. Di questi, 48 sono statirilasciati, ma 110 sono stati trasferiti proprio a Raqqa, cuoredello Stato islamico. (AGI).