È stato l'uomo che ha trasformato l'Hilton in una catena internazionale negli anni '60 e '70, portandola in Borsa, ma verrà ricordato anche come il più eclettico e visionario della famiglia, il filantropo, l'appassionato di football che diede l'impulso decisivo per creare l'evento sportivo più seguito negli Stati Uniti: il Super Bowl della Nfl. William Barron Hilton è morto a Los Angeles a 91 anni per cause naturali dopo una vita intensa, fatta di molte prime volte: è stato il primo a trasformare l'hotel di famiglia, a Las Vegas, nel palco per far esibire Elvis Presley, il primo a ospitare un incontro di pugilato, tra Muhammad Alì e Leon Spinks, nel '78, ma anche il primo a far quotare il gruppo Hilton a Wall Street, dopo averlo ereditato dal padre, Conrad, nel '66.
I am deeply saddened by the loss of my grandfather Barron Hilton. He was a Legend, a visionary, brilliant, handsome, kind and lived a life full of accomplishment and adventure. Ever since I was a little girl I have looked up to him as a businessman. pic.twitter.com/eGFXAz1LUr
— Paris Hilton (@ParisHilton) September 20, 2019
Barron è stato anche filantropo: aveva creato una fondazione con un patrimonio di 2,9 miliardi di dollari che adesso si arricchirà ancora, fino a 6,3 miliardi di dollari, quasi tutto il patrimonio personale di Hilton che, nel 2007, aveva deciso di destinare alla fondazione, una volta morto, il 97 per cento delle sue ricchezze. Barron lascia otto figli, quindici nipoti e quattro pronipoti. Tra i suoi eredi la più famosa è Paris Hilton, star dei reality televisivi, che ha salutato il nonno con queste parole scritte su Twitter: "È stato una leggenda, un visionario, un brillante, affascinante e gentile uomo che ha vissuto pienamente la sua vita".