È morta a 93 anni la spia che salvò Stalin, Churchill e Roosevelt
Addio a Goar Vartanian che, insieme al marito Gevork, contribuì a sventare una congiura nazista per uccidere i tre leader alleati

Erano spie, erano marito e moglie, e non volevano essere chiamati eroi. Ma salvarono in un colpo solo Stalin, Churchill e Roosevelt. A 93 anni è morta Goar Vartanian che, in coppia con il marito Gevork, contribuì in maniera sostanziale a sventare una congiura orchestrata dai nazisti per uccidere il leader sovietico, il primo ministro britannico ed il presidente americano. Sarà sepolta al prestigioso cimitero Troyekurovskoe di Mosca, come ha annunciato Sergey Ivanov, portavoce dei servizi d'intelligence russi Svr.
L'operazione 'Long Jump' avrebbe dovuto aver luogo a Teheran nel novembre 1943. L'ordine lo aveva dato Adolf Hitler in persona l'anno precedente, al termine di una pianificazione dettagliatissima sotto la supervisione del direttore dell'Ufficio centrale per la sicurezza del Reich, Ernst Kaltenbrunner, che prevedeva l'invio nella capitale persiana di due squadre di killer, la seconda delle quali guidata da uno dei sui agenti più fidati, Otto Skorzeny.
Come fallì l'attentato di Teheran
La prima soffiata arrivò da una spia sovietica, Nikolai Kuznetsov, che sotto le mentite spoglie di un ufficiale della Wehrmacht riuscì a farsi raccontare da un uomo delle Ss ubriaco i dettagli dell'attentato. Dopodiché entrarono in scena i Vartanian, che precedentemente erano già riusciti a far identificare più di 400 agenti nazisti, tutti arrestati dall'Armata Rossa.
Nell'autunno del '43, Gevork - all'epoca diciannovenne - ebbe l'incarico di assicurare la sicurezza della conferenza di Teheran - a cui parteciparono Stalin, Churchill e Roosevelt e che decise, tra l'altro, le modalità dello Sbarco in Normandia - insieme ai suoi uomini: è cosi' che finì per localizzare sei operatori radio nazisti a pochi giorni dall'inizio del vertice dei "Big Three". La prima squadra di killer tedeschi si era lanciata col paracadute sulla città di Qom, a circa 60 chilometri da Teheran.
"Li seguimmo fino a Teheran, dove si nascosero in una villa nella quale la rete tedesca era riuscita a piazzare tutte le attrezzature necessarie. Riuscimmo ad intercettare le loro comunicazioni radio con Berlino, e decrittando i loro messaggi scoprimmo che stava per arrivare anche un secondo gruppo di attentatori, guidato dallo stesso Skorzeny", raccontò molti anni dopo Vartanian.
Con l'aiuto di forze britanniche, l'unità di Vartanian si occupò della perlustrazione di interi quartieri di Teheran per un totale di 14-16 ore al giorno, fino a che non fu rintracciato il nascondiglio. Fu così che riuscirono ad intercettare, registrare e decodificare le comunicazioni degli attentatori. I membri del primo gruppo nazista furono tutti arrestati e obbligati a contattare i loro referenti sotto la supervisione sovietica. L'operazione saltò, ed il gruppo sotto il comando di Skorzeny non arrivò mai a Teheran.
Il ruolo di Goar fu cruciale. Nata nel 1926 in Armenia, si era trasferita negli anni 30 in Iran con la famiglia. Già a 16 anni si unì ad un gruppo antifascista e cominciò a lavorare con Vartanian: il loro compito era quello di fare uscire allo scoperto le spie del Terzo Reich. Da parte sua, Gevork era nato a Nor Nakhichevan, ed era figlio d'arte: anche suo padre era un agente segreto sovietico, e come tale finì pure lui in Persia, dove lavorò per 23 anni sotto le mentite spoglie di un ricco commerciante.
Una lunga carriera nel Kgb
Dopo la guerra, nel 1951, la coppia si trasferì in Unione sovietica, dove ebbe una lunga carriera di spie del Kgb. Oggi il Svr, il servizio d'intelligence internazionale della Russia, ha fatto sapere che i Vartanian, marito e moglie, erano attivi in missioni realizzate "in molti Paesi e spesso in condizioni estreme". Ulteriori dettagli non sono stati forniti. A detta di un altro ex agente segreto sovietico, Mikhail Lyubimov, "è improbabile vengano date altre informazioni sulle operazioni messe in atto dalla coppia, per non causare scandali politici nei Paesi nei quali hanno lavorato".
Nel 2003, sulla base di documenti declassificati, è uscito il libro "Teheran 43", che ricostruisce la storia del mancato attentato nazista e mette in risalto il ruolo che i Vartanian avevano avuto nel farlo saltare. Un film russo sullo stesso argomento, protagonisti nientemeno che Alain Delon e Curd Juergens, uscì nel 1981.
Decorato con la stella "Eroe dell'Unione sovietica", Gevork moriìnel 2012 a 87 anni. "Aveva l'abitudine di dire che dei cinque raggi della stella d'eroe, almeno due spettavano a sua moglie, l'amata Goar", ha riferito Sergey Ivanov. Due anni fa lo stesso Vladimir Putin - durante la guerra fredda lui stesso un agente del Kgb - onorò la coppia Vartanian: "A loro non piaceva essere chiamati eroi".
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