Migranti: scontro Roma-Parigi, Renzi "Pronti a fare da soli"
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Migranti: scontro Roma-Parigi, Renzi "Pronti a fare da soli"

Migranti: scontro Roma-Parigi, Renzi "Pronti a fare da soli"

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AGI) - Roma, 15 giu. - Sulla questione degli immigrati fermi aVentimiglia sale la tensione tra Italia e Francia. "Noicontinueremo a fare del nostro meglio, ma contemporaneamente e'doveroso, naturale che l'Europa faccia la sua parte" hadichiarato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi,commentando l'altola' del ministro dell'Interno francese,Bernard Cazaneuve. "Se cosi' non sara', faremo da soli. Questoe' il nostro piano B. Siamo un grande paese e questa nonsarebbe una sconfitta dell'Italia, ma dell'Europa". Renzi hastigmatizzato "l'atteggiamento muscolare" che alcuni ministridi Paesi esteri stanno avendo. "Se si vuole che l'Europacontinui ad essere una comunita' di persone come noi l'abbiamosognata e costruita - ha affermato il presidente del Consiglio- occorre farsi carico di risolvere il problema drammatico dichi dall'Eritrea, attraverso gli scafisti in Libia, cercarifugio in Europa". Poi Renzi ha aggiunto: "Facile affidare ifenomeni migratori a un tweet o a un post su facebook. Facilefarci campagna elettorale". "Sono questioni che hanno radiciprofonde, sono disciplinate da accordi come Dublino 2, volutida governi precedenti i cui componenti oggi dicono cose diverseda quelle che dicevano allora". In mattinata il ministro dell'Interno francese, BernardCazeneuve, aveva usato il pugno duro e aveva detto che, in base al Trattato di Dublino, la maggior parte dei richiedentiasilo devono risiedere nel Paese Ue di ingresso. "Le regole diDublino devono essere rispettate", aveva dichiarato Cazeneuveall'emittente Bfm Tv, "quando in Francia arrivano migranti chesono transitati e sono stati registrati in Italia, si applicail diritto comunitario e devono essere restituiti all'Italia".Quei migranti "non hanno il diritto di passare e devono esseregestiti dall'Italia", aveva insistito. La questione sara'domani sul tavolo dei ministri degli Interni dell'Ue aLussemburgo. Italia, Francia e Germania si riuniranno a margineper discutere della situazione alle frontiere a seguito deicontrolli parzialmente reintrodotti in Francia, Austria eSvizzera alla frontiera con l'Italia. "L'Europa non puo'chiudere gli occhi" ha detto Renzi, e, se lo facesse "sarebbeuna sconfitta dell'Europa non dell'Italia". Intanto la Ue hafatto sapere di non essere "al corrente di nessun piano B" daparte dell'Italia sull'emergenza migratoria. Natasha Bertaud,portavoce del commissario Ue per la politica migratoriaDimitris Avramopoulos, ha difeso il piano presentato dallaCommissione per la redistribuzione di richiedenti asilo daItalia e Grecia verso altri paesi, definendolo "equilibrato", eha ribadito che l'Esecutivo Ue difendera' le sue proposte siadomani al consiglio dei ministri degli interni a Lussemburgo,sia al summit dei leader Ue il 25 e 26 giugno. Oggi sulla questione immigrati e' intervenuto anche PapaFrancesco che ha sollecitato la solidarieta' di tutte lecomunita' cattoliche del mondo a favore dei cristiani, peroffrire "soprattutto ai giovani, un orizzonte di speranza e dicrescita". "Senza questo - ha detto oggi il Papa incontrando imembri della Roaco, l'organismo di sostegno alle Chiese delMedio Oriente - non potra' arrestarsi il flusso migratorio chevede tanti figli e figlie di quella regione mettersi in camminoper giungere alle coste del Mediterraneo, a rischio dellavita". "Un appello alla solidarieta' cristiana e allaresponsabilita' politica europea" perche' non si ceda allalogica dei "dispetti" e non si giochi "alle spalle e sullapelle degli immigrati" e' stato lanciato anche dal Servizionazionale della pastorale dei migranti della ConferenzaEpiscopale Francese, che guarda con preoccupazione airespingimenti da parte della gendarmeria francese aVentimiglia. La ragione di questo indurimento della politicafrancese verso l'immigrazione "e' essenzialmente legata allasituazione politica elettorale in Francia" che il prossimo annosara' di nuovo chiamata alle urne per eleggere il Presidentedella Repubblica, spiega, ai microfoni di Radio Vaticana, padreLorenzo Prencipe, direttore del Servizio. (AGI).
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