Sono aperti da poco i seggi per le elezioni in Messico. Circa 89 milioni di messicani sono oggi chiamati al voto per eleggere il nuovo presidente e oltre 3.400 cariche pubbliche, tra le quali deputati, senatori, otto governatori e il capo del governo di Città del Messico. Grande favorito dai sondaggi è il populista di sinistra Andres Manuel Lopez Obrador, il più deciso nell'attacco a Donald Trump e al suo 'muro' al confine tra i due paesi. La campagna elettorale è stata una delle più violente della storia recente, con 133 vittime, tra cui decine di politici uccisi in tutto il Paese, nel quadro di una frammentazione dei gruppi criminali determinata dalla guerra dello Stato ai grandi cartelli del narcotraffico. Da gennaio in Messico ogni giorno 92 persone muoiono ammazzate.
Il Messico è anche uno dei paesi più pericolosi per i giornalisti, 45 vittime dal 1992, secondo il Committee to Protect Journalists. Il paese è la quindicesima economia del pianeta, ma i poveri sono il 45%. Il Pil vale 1020 miliardi di euro.