M. O.: volantini con logo Isis contro cristiani Gerusalemme
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M. O.: volantini con logo Isis contro cristiani Gerusalemme

M. O.: volantini con logo Isis contro cristiani Gerusalemme

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(AGI) - Roma, 27 giu. - Alcuni volantini contenenti minacce aicristiani di Gerusalemme e firmati da un'organizzazione finorasconosciuta che si definisce "Stato Islamico in Palestina" -con la palese intenzione di evidenziare la propria affiliazioneo contiguita' allo Stato Islamico - sono stati rinvenuti nellaserata di giovedi' 25 giugno in alcuni quartieri arabi dellaparte orientale della Citta' Santa. Secondo quanto riportatodai media israeliani, nei volantini - su cui compare anche illogo dello Stato Islamico - i cristiani di Gerusalemme vengonominacciati di morte se non lasceranno la citta' prima del 18luglio, giorno in cui cade quest'anno la festa dell'Eid alFitr, a chiusura del mese santo del Ramadan. Nel messaggio -che contiene minacce anche contro il Presidente dell'Autorita'palestinese Mahmud Abbas - i cristiani vengono definiti "agentid'Israele". Il messaggio intimidatorio contenuto nei volantini haprovocato immediate reazioni di Michel Sabbah, Patriarcaemerito di Gerusalemme dei Latini, e dell'ArcivescovoTheodosios di Sebastia, del Patriarcato greco-ortodosso diGerusalemme. "Non si sa chi ha distribuito i volantini"dichiara all'Agenzia Fides padre Raed Abusahliah, Direttoregenerale di Caritas Jerusalem "e francamente non sentiamo su dinoi la pressione di questi gruppi di invasati. Ma certol'episodio ha sparso preoccupazione tra una parte deicristiani. Alcuni di loro si chiedono: come e' possibile chequesti pazzi siano arrivati fin qui?" Padre Raed fa notare che"le reazioni dei musulmani sono arrivate prima di quelle deicristiani: tanti leader musulmani hanno condannato le minaccedei volantini e hanno detto che saranno i primi a difendere iloro fratelli cristiani, se succede qualcosa. Mentre moltifedeli cristiani hanno detto che non lasceranno mai la terra diCristo, dove sono nati, davanti a nessuna minaccia". IlDirettore di Caritas Jerusalem fa anche notare che "questesigle e questi gruppi possono essere appoggiati e infiltrati daforze che agiscono nell'ombra, come si vede anche in quello chesta accadendo in Iraq e in Siria. Magari adesso c'e' chi vuolefar vedere che i cristiani sono fragili e hanno bisogno diqualche forma di 'protezione', evidentemente nondisinteressata". (AGI).
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