Lutto in Pakistan, "e' emergenza" cristiani nel mirino
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Lutto in Pakistan, "e' emergenza" cristiani nel mirino

Lutto in Pakistan, "e' emergenza" cristiani nel mirino

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(AGI) Roma, 16 mar. - Lutto e preghiera per i cristiani delPakistan, all'indomani degli attentati talebani contro duechiese a Lahore che hanno fatto 15 morti. Intanto, raccogliendol'appello-denuncia di Papa Francesco sulla "persecuzione controi cristiani che il mondo cerca di nascondere", sul tema e'intervenuto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Iltitolare della Farnesina ha definito persecuzione dei cristianie piu' in generale delle minoranze religiose come "una delleemergenze del nostro tempo" e prima di riunirsi con i colleghidell'Ue a Bruxelles ha chiesto "un impegno dell'Europa per farepressione sui governi perche' intervengano". Il duplice attentato suicida che domenica ha preso di mirala chiesa cattolica di San Giovanni e la protestante Chiesa diCristo a Youhanabad, sobborgo interamente cristiano allaperiferia di Lahore, ha causato anche un'ottantina feriti. Lescuole e gli istituti cattolici oggi sono rimasti chiusi percommemorare le vittime. Monsignor Sebastian Shaw, arcivescovodi Lahore, ha definito "martiri" quanti "hanno dato laloro vita" per salvare quella dei tanti fedeli che si trovavanonelle due chiese per la celebrazione della messa. Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi e presidente dellaConferenza episcopale del Pakistan, ha "supplicato" leautorita' del Punjab e il governo federale di prendere "misureadeguate per la protezione delle chiese e delle minoranzereligiose", ma ha anche chiesto ai fedeli di "non reagire allaviolenza". Appello in parte disatteso, visti i disordini alleproteste dei cristiani scesi in strada a Lahore, Faisalabad eGujranwala. Nell'Iraq insanguinato dai conflitti settari e in buonaparte finito delle mani degli jihadisti, il Patriarca diBabilonia dei Caldei Louis Raphael I Sako ha chiesto alParlamento di varare una legge per perseguire penalmente ipredicatori religiosi che istigano alla violenza e cosi'mettono a rischio la pacifica convivenza tra i cittadiniappartenenti a religioni e confessioni diverse. Ma i cristiani non sono nel mirino solo in tutto il Mediooriente, vittime delle tensioni e delle guerre che infuriano inSiria, in Iraq e in Egitto. L'associazione internazionale"Porte aperte" stima che sono circa 100 milioni i cristianiperseguitati o discriminati per la loro fede. E la persecuzionepurtroppo e' un fenomeno in crescita: nel 2014 si stimano 4.344vittime e 1.062 chiese attaccate. .
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